L’amore non è già fatto. Si fa.
Non è un vestito già confezionato,
ma stoffa da tagliare, cucire.
Non è un appartamento “chiavi in mano”,
ma una casa da concepire, costruire,
conservare e spesso riparare.
Non è vetta conquistata, ma partenza dalla valle,
scalate appassionanti,
cadute dolorose nel freddo della notte
o nel calore del sole che scoppia.
Non è solido ancoraggio nel porto della felicità
ma è un levar l’ancora, è un viaggio in pieno mare,
sotto la brezza o la tempesta.
Non è un “si” trionfale,
enorme punto fermo che si segna fra le musiche,
i sorrisi e gli applausi, ma è una moltitudine di “si”
che punteggiano la vita,
fra una moltitudine di “no”
che si cancellano strada facendo.
Non è l’apparizione improvvisa di una nuova vita,
perfetta fin dalla nascita,
ma sgorgare di sorgente
e lungo tragitto di fiume dai molteplici meandri,
qualche volta in secca, altre volte traboccante,
ma sempre in cammino verso il mare infinito.
Michel Quoist
La mia amica Guendalina, curatrice della pagina Facebook Il cenacolo intellettuale, (qui il link accessibile anche a chi non ha un profilo facebook) è persona di rara intelligenza e sensibilità. La sua pagina raccoglie citazioni e poesie che spaziano per epoca, interesse e autore: una vera manna per chi ama la bella scrittura.
Questa sera ho scovato un autore che non conoscevo, Michel Quoist. Ciò che scrive sull’amore è l’amore come lo sento io, uno “sgorgare di sorgente”.
Quando sento parlare così d’amore, mi riconcilio con la vita.
Chiara
Trovate Guendalina e Il cenacolo Intellettuale anche su blogspot ( qui il link)