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L'amore dietro ad un vetro: la scapigliatura

Creato il 13 dicembre 2010 da Isn't It Romantic?

ARTE E ROMANCE

L'AMORE DIETRO AD UN VETRO: LA SCAPIGLIATURA

L'edera - Tranquillo Cremona
Molti sono i quadri che popolano la nostra storia dell'arte e che restano però sconosciuti al grande pubblico nonostante meritino più di una superficiale menzione; tra questi sicuramente ci sono le opere del tardo Ottocento italiano troppo spesso offuscate, anche se comprensibilmente, dalle contemporanee opere francesi degli impressionisti. Mentre infatti Monet e compagni sconvolgevano il mondo dell'arte con le loro immagini costruite sul colore e leggi ottiche, anche nel nostro Paese si assisteva a d una certa vivacità culturale e artistica che, sebbene di smaccata imitazione francese, non mancò di dimostrare a volte una certo carattere e una discreta personale originalità. Rientrano in questa categoria un gruppo di giovani letterati e artisti che diedero vita ad un interessante movimento culturale passato alla storia con il nome di Scapigliatura (dal loro aspetto molto bohemien). Prendendo ad esempio le vite al limite, dissolute ed eccessive dei famosi e contemporanei poètes maudits francesi, famosi per le loro opere estreme e di onirico delirio (basta ricordare Baudelaire Verlaine o Rimbaud), questi artisti nostrani elaborarono opere che, come quelle dei loro cugini d'oltralpe, volevano essere un grido di ribellione e rifiuto verso quella società borghese, ingessata e conformista che aveva trionfato nel Romanticismo. I nostri pittori scapigliati raccolsero queste tematiche e le rielaborarono in uno stile tutto italiano fondendo le tecniche impressioniste e le nuove tematiche anticonformiste con risultati a volte di grande  efficacia espressiva. Tra le molte opere annoverate in questo filone ho scelto quella di due pittori che mi piacciono moltissimo: Tranquillo Cremona con "L'edera" ( 1878- a sinistra)  e Ambrogio Anotonio Alciati con "Il convegno"(1918- a destra). Rivisitando la tecnica impressionista i du
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e artisti realizzano le loro tele con il colore sfruttando quella straordinaria capacità dell'occhio umano di ricostruire da lontano un'immagine che da vicino ci apparirebbe solo un'indistinta chiazza. Quello che amo in queste opere è però la capacità di entrambi  di creare intorno all'incontro amoroso un'impalpabile atmosfera di soffusa intimità,  grazie all'utilizzo delle delicate tinte pastello, di una luce diffusa e carezzevole ma soprattutto del sapiente uso delle pennellate così dense e pastose che lo spettatore ha quasi l'impressione di osservare la scena dietro ad un vetro smerigliato aumentando in lui la sensazione di aver colto una scena privata e segreta, un momento intimo e personale a cui per caso gli è dato assistere in modo forse un po' indiscreto. Al di là dell'indubbia leziosità di fondo trovo queste tele estremamente tenere ed evocative ricche di un romanticismo e di un sentimento piacevole e rassicurante in una realizzazione onirica e di sogno che non può non evocare un'impressione di indubbia, piacevole e dolce sicurezza in chi osserva. Se la Scapigliatura volle a suo tempo, essere un movimento di ribellione e anticonformismo alle regole borghesi, in questi quadri resta l'impressione di una visione irreale che conserva in sé tutte le caratteristiche della leggerezza del sogno amoroso.

 

 


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