Io l'ho comprato nella Trilogia dei colori, che contiene anche il Violino (nero) e l'Apicoltore (giallo). La cosa buffa è che non ho mai letto che questo. Perchè è così perfetto che non ho voluto rompere l'incantesimo della sua lettura e della sua storia. Perchè non ho voluto aggiungere nulla a questo romanzo breve, che però contiene interi universi.Assieme alle Parole sognate dai pesci e a un altro paio di titoli (di cui vi parlerò, promesso) fa parte di quei libri che regalo a colpo sicuro e che piacciono a tutti. Ed è anche un po' un mio test: quando conosco qualcuno che mi pare interessante e piacevole, di solito gli regalo uno di questi libri. Se gli piace, so che andremo d'accordo (ed è un test che fin'ora non mi ha mai tradito).
E' uno di quei libri di cui parli in continuazione subito dopo averlo letto, anche quando non vorresti: come quando ti innamori e, senza volerlo, ogni cosa diventa un riferimento alla persona che ami e la citi in continuazione. Come ho fatto io, che l'ho usato per un post su tutt'altro argomento nel lontano 2011.
E anche a distanza di tempo, quando magari l'ossessione più acuta è passata, se ti trovi a parlarne ti si scala il cuore, e ti senti subito meglio. E ti ricorda che sì:
"L'amore è l'arte più difficile. E scrivere, danzare, comporre, dipingere, sono la stessa cosa che amare. Funambolismi. La cosa più difficile è avanzare senza cadere."
p.s. per quanto ne so la trilogia dei colori è solo una trovata di marketing per vendere assieme questi tre racconti brevi. E prima o poi mi deciderò a leggere anche gli altri due. Ma non oggi.