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L’amore è sempre ricambiato

Da Gabrielederitis @gabriele1948

Sabato 8 marzo 2014

CAMMINARSI DENTRO (482): «L’amore è sempre ricambiato» (J.Lacan)

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Mettiamo insieme due ragazzi o due adulti che siano espressione di due stili di attaccamento diversi, ad esempio, insicuro l’uno, evitante l’altro, cosa verrà fuori?

‘Da sempre’, la nostra ‘percezione’ dell’altro/a nelle relazioni sentimentali è influenzata da fattori estetici, materiali, qualche volta morali. Nessuno si è mai sognato di andare a vedere che tipo di madre avesse il partner. Chi può dire di avere ben chiaro cosa significhi “trasmissione intergenerazionale degli stili di attaccamento”? E se pure abbiamo scoperto, per la stessa esperienza diretta – per aver conosciuto la madre del nostro partner -, che tipo di attaccamento abbia segnato la vita del partner, non abbiamo attribuito importanza alla cosa, magari convinti del fatto che non siamo ‘tutti uguali’, che le persone cambiano, saltando da un’illusione all’altra.

Ma torniamo all’ipotesi peggiore che ci è venuta in mente oggi: l’incontro tra una persona che abbia ‘appreso’ lo stile insicuro e una persona che abbia ‘appreso’ lo stile evitante. Se l’‘insicuro’, ad esempio, è un maschio che si scontri con i codici d’accesso dimenticati e ‘aspetti’ sempre di essere ricambiato senza ricevere ‘risposte’ sentimentali, molto probabilmente non attribuirà al partner ‘evitante’ la ‘responsabilità’ della propria infelicità: se non sa ‘risalire’ agli stili di attaccamento personali, non importa quanto ereditati, continuerà ad illudersi, ad aspettare, a chiedere, a immaginare un cambiamento che non arriverà mai.

Bisogna ringraziare il “discorso del capitalismo”, con l’ideologia pubblicitaria e l’estensione del suo dominio a tutta la vita privata delle persone, se l’inebetimento generale di individui sostanzialmente eterodiretti ci riporta sempre all’analfabetismo emozionale delle persone! Quello che credevamo ci appartenesse di più è proprio ciò che ci sfugge, perché non sappiamo: nessuno ci ha insegnato cosa siano emozioni e sentimenti, e nessuno sembra intenzionato a farlo. Questa umanità inconsapevole che noi siamo cos’altro può fare, in mezzo a tanta inattendibilità e ignoranza?


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