«L’amore in versi», ecco come si intitola il numero 300 della rivista Poesia (la più titolata del settore, davvero STORICA), attraversa la letteratura dal Cantico dei cantici a Wislawa Szymborska e oltre, offrendo qualcosa come 700 poesie dedicato al nobile sentimento visto da 526 autori. Scusate se è poco, e se vi chiediamo davvero di sostenere la rivista, che non vive tempi esaltanti, purtroppo…
qualche opera:
Anonimo giapponese
“più vano dello scrivere/ cifre sull’acqua/ che scorre,/ è, invero, amare una persona / che non mi ama.
Erika Burkart
Senza respiro
Solo per un attimo
bussando
al tuo cuore
chiamo a raccolta
tutte le parole
che riesco a trovare
sul ciglio della strada.
Tutte le parole
ciottoli levigati
sotto le nostre lingue.
Li lascio cadere
lungo il cammino
per ritrovare la strada
che mi riporta a casa.
“Vi amai nella città” di Dino Campana
Vi amai nella città dove per sole
strade si posa il passo illanguidito
dove una pace tenera che piove
a sera il cuor non sazio e non pentito
volge a un’ambigua primavera in viole
lontane sopra il cielo impallidito.
Ugo Foscolo
Scrivo che tu sei bella,
Scrivo che tutto è accolto
Sul grazïoso volto
De’ vezzi il roseo stuol.
Scrivo che i tuoi dolci occhi
Vibran soave foco,
Scrivo…. Ma questo è poco
Per sì gentil beltà.
Chi mai potria le grazie
Spiegar di quei colori,
Ove si stan gli Amori
Come sul loro altar?
Dir altro io mai non seppi
So non che tanto sei
Vezzosa agli occhi miei
Ch’altra non sanno amar.
— Ugo Foscolo
Milo De Angelis
Hotel Artaud
Ti alzi e ti tuffi, vuoi inghiottire la vita
e invochi il fiore della luna, il grande
osanna oscuro che dà tutto il piacere
agli amanti. Invochi l’unisono dei corpi
e la scintilla risorta, il sangue in tumulto,
le spalle nell’assoluto. Fuori, macchie di gasolio,
cavi sospesi, pezzi di requiem. Ne senti la minaccia
fino allo stridere delle lenzuola. Mi chiedi
se giungeranno qui, se noi potremo ancora salvarci.
*
Quando su un volto desiderato si scorge il segno
di troppe stagioni e una vena troppo scura
si prolunga nella stanza, quando le incisioni
della vita giungono in folla e il sangue rallenta
dentro i polsi che abbiamo stretto fino all’alba,
allora non è solo lì che la grande corrente
si ferma, allora è notte, è notte su ogni volto
che abbiamo amato.
Gli
uomini quando amano
Gli uomini, quando amano,
facendo lunghi sguardi
ed emettendo lunghi sospiri.
…
I soli, quando amano,
coprendo le gambe di stoffe di terre
e a passo di danza incedendo verso l’amica.
Gli Dei, quando amano,
serrando in giusti limiti il palpito del
cosmo,
come Puškin la fiamma dell’amore per la
cameriera di Volkonskij.