L’amore, prima o poi, arriva. E non sempre è un calesse o una presa per i fondelli.
Certo, il principe azzurro non è sempre azzurro … se, poi, hai la fortuna della piccola Valigia Rossa, a volte è proprio nero come la pece. Però io sono certa che esiste, e sta dietro l’angolo. Solo che in quell’angolo, non ci sei mai passata.
Questa è una delle ragioni per cui, quando vado al lavoro, al centro, o quando ritorno a casa, mi piace cambiare la “via vecchia” per quella nuova: proprio perché non ho assolutamente idea di cosa ci posso trovare.
Un giorno, ci ho trovato lui.
Mi fa sorridere, ripensarci. Ero seduta nella terrazza di un bar a Grenoble e sorseggiavo un orrido caffè francese cercando di capire dove andare e come arrivarci. Lui si siede. Senza avvisare. Mi sorride e mi chiede se può accompagnarmi, dovunque sia il posto in cui devo andare. All’inizio ho pensato fosse un pervertito o un maniaco e ho quasi chiamato i gendarmi. Ma alla fine mi sono fatta accompagnare … e da cinque anni, continua a viaggiare con me.Avevo 29 anni e il cuore a pezzi.
Un amore lo aveva preso e l’aveva dimenticato in un punto a caso delle coordinate 37.180°N 3.610°W.
Terminare una relazione è sempre doloroso. Se, poi, hai passato vari anni con quella persona, lo è ancora di più. Perché ti risvegli donna, adulta e …sola. Ti aggrappi a qualsiasi fune appesa, solo per non cadere. Ma alla fine cadi sempre.
Rimettersi in gioco è dura, ma non impossibile.
Io, per farlo, ho preso la mia grande valigia blu; l’ho riempita di stracci e libri e ho cambiato paese, lasciandomi lavoro, compagno e un pezzo di vita alle spalle.
Oggi, ho 34 anni, il cuore nello zucchero e un principe arancione, il colore complementare all’azzurro e il mio favorito.
Quando mi sono sposata, due anni fa, la Valigia Rossa mi ha regalato una valigia blu che ha sostituito la vecchia, sempre blu, ma leggermente più grande e rovinata dagli affanni degli ultimi sei anni e con la quale ho intrapreso i “viaggi della speranza“, come li chiamavano i miei amici …viaggi e vacanze talmente low cost e così arrangiati che si poteva solo “sperare” che ritornassi. La certezza non c’era.
Ma sono sempre tornata.
Ora viaggio con lui, Mr. Orange, che ha la mia stessa testa e la mia stessa voglia di avventure e con la mia nuova valigia blu, regalo di un’altra valigia in cammino (però rossa), che deve sbagliare strada ancora tante volte. Ma che prima o poi, troverà quello che cerca. Quando meno se l’aspetta.
Un saluto,
Valigia Blu