Fausto Brizzi continua a indagare nei rapporti tra uomo e donna, dopo il successo di Maschi contro femmine, stavolta la battaglia è Femmine contro maschi, tre storie che si intrecciano per indagare la folle ricerca dell’uomo ideale da parte delle donne. Il film inizia con una frase di Charles Darwin, il padre dell’evoluzione: “Il maschio scelto dalla femmina non è colui che le sembra più attraente, ma colui che la disgusta di meno”.
Quattro donne alle prese con altrettanti partner maschili: l’androloga Littizzetto dopo una provvidenziale amnesia parziale del marito, il benzinaio Solfrizzi, ha la possibilità di ‘riformattarlo’ per farlo diventare un marito perfetto; il bidello Ficarra e l’impiegato Picone amano la musica dei Beatles, eterni peter pan devono confrontarsi con le rispettive compagne, la maestra Inaudi e la manager Autieri, nell’ultima storia troviamo la cardiopatica Wilma De Angelis in stato di grazia che esprime l’ultimo desiderio, andare a vivere con il figlio, il chirurgo plastico Claudio Bisio e la nuora Nancy Brilli che però, a sua insaputa, sono divorziati.
A far da filo comune alle storie la tenera storia del figlio di Bisio, il giovanissimo Edoardo Cesari, che chiede consiglio al bidello Ficarra per far breccia nel cuore della sua compagna di scuola. Una classica commedia, girata contemporaneamente al primo film, di cui è lo spin-off. Si ride amaramente sul difficile gioco dell’amore.
La Littizzetto commentando la sua parte è stata come sempre diretta: “L’amore non è per sempre. Non è un sentimento sempre uguale, insistente come la pioggia che fa uscire le lumache. Ci sono giorni che il tuo uomo lo ami tantissimo, altri un po’ meno, altri ancora vorresti ammazzarlo. Quello che vince è la chimica che ci fa dire è lui, nonostante…”. Picone è ancora più onesto: “Sono sempre le donne ad avere l’ultima parola su tutto. Basta esserne consapevoli”. Noemi interpreta la canzone originale Vuoto a perdere, scritta per lei da Gaetano Curreri e da Vasco Rossi.
Nei cinema da venerdì 4 febbraio, il film è preceduto dall’uscita del doppio cd che riunisce le colonne sonore dei due capitoli e da una storia su Topolino, sceneggiata dallo stesso regista e da Riccardo Secchi, in Qui, Quo, Qua e il pluri innamoramento non poteva essere che lo stralunato Paperoga a vestire la casacca blu del bidello Ficarra (Tonino Pintacuda).
già pubblicato su Pubblicità Italia Today