Ti amo quando piangi
Io ti amo quando piangi
e amo il tuo viso annuvolato e triste.
La tristezza ci unisce e ci divide
senza che io sappia
senza che tu sappia.
Quelle lacrime che scorrono,
io le amo
e in loro amo l'autunno.
(Nizar Gabbani)
Nizar Qabbani, il grande poeta siriano dallo stile elegante, scomparso una decina di anni fa, cantò con raffinatezza l’amore, l’erotismo e la religione. Scrisse dal giorno della morte suicida della sorella maggiore, che si tolse la vita per evitare un matrimonio combinato“L’amore nel mondo arabo è come un prigioniero e io voglio liberarlo. Voglio liberare l’anima araba, i suoi sensi e il suo corpo con la mia poesia” Dissero di lui che era un rivoluzionario. Lo era, ma dell'amore, dell'eguaglianza, del diritto all'amore.
Bene, per me che vivo in un società cosiddetta"evoluta" è già difficile accettare e convivere con le molte diseguaglianze sociali, economiche, culturali. Ma risulterebbe quasi impossibile sposare una realtà dove manchi la libertà d'amare chi si desidera.Siamo sicuri di esserne lontani?
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