L’Angola è divenuta il 192° paese ad aderire alla Convenzione per la messa al bando delle armi chimiche, uno strumento ora non riconosciuto solo da Egitto, Israele, Corea del Nord e Sud Sudan.
“Spero che i paesi ancora fuori dalla Convenzione seguano l’esempio dell’Angola unendosi all’impegno globale contro queste armi terribili” ha detto Ahmet Üzümcü, direttore generale dell’Organizzazione per la proibizione della armi chimiche (Opac).
La Convenzione, che per Luanda sarà vincolante dal prossimo 15 ottobre, vieta la produzione, l’uso e la stessa proprietà di agenti chimici destinati a uso bellico.
In Angola la presenza di scorte di gas nervino fu denunciata dall’esercito sudafricano negli anni '80, quando Pretoria era coinvolta nel conflitto civile nell’ex colonia portoghese. Altre denunce risalgono al 1970, quando a utilizzare armi chimiche e defolianti nelle "aree liberate" dai guerriglieri indipendentisti sarebbero stati i militari di Lisbona.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
