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“L’angolo dei lettori ribelli” di Rebecca Makkai

Creato il 19 settembre 2012 da Nasreen @SognandoLeggend

Capitan Salgari

Vive a Chicago con il marito e le due figlie. Ha insegnato per dodici anni in una scuola Montessori, prima di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura. È autrice di racconti pubblicati su riviste letterarie e selezionati per quattro anni consecutivi dai curatori dell’antologia The Best American Short Stories. Il suo romanzo d’esordio, L’angolo dei lettori ribelli, è stato consigliato dai librai indipendenti americani e premiato dalla critica come uno dei migliori libri dell’anno.

Sito: http://rebeccamakkai.com 

 

Il Corsaro Nero
Titolo: L’angolo dei lettori ribelli
Autore: Rebecca Makkai (Traduttore: L. Piussi)
Serie: //
Edito da: Piemme
Prezzo: 17,50 € 
Genere:  Narrativa Contemporanea, Stranieri
Pagine: 363 p. 
Voto
http://i249.photobucket.com/albums/gg203/nasreen4444/SognandoLeggendo/3Bstelle.png

 
“L’angolo dei lettori ribelli” di Rebecca Makkai
  
“L’angolo dei lettori ribelli” di Rebecca Makkai
 
“L’angolo dei lettori ribelli” di Rebecca Makkai

Trama: Lui : Ian Drake, 10 anni, occhiali tondi e grande sorriso, lettore vorace. Gli piace che i libri inizino con un prologo. Lei: Lucy Hull, 26 anni, bibliotecaria per caso in una piccola città di provincia (sezione ragazzi), discendente di rivoluzionari russi emigrati in America. È convinta che i libri possano salvarti la vita. Sarà che entrambi non sanno resistere alla tentazione di sbirciare subito l’ultima riga dei romanzi, ma tra loro si stabilisce una complicità immediata. Per Ian, fedelissimo della biblioteca, che frequenta anche con la varicella o una gamba rotta, quegli scaffali sono un rifugio dal controllo opprimente della famiglia ultrareligiosa. E Lucy, approfittando delle scarse conoscenze dei suoi genitori in materia di narrativa per ragazzi, aggira la loro censura, ben felice di passare a Ian sotto banco libri “proibiti”, come quelli che osano parlare di magia, specie se «scritti da Harry Potter». Quando però a Ian non basterà più fuggire con la fantasia, si farà rapire davvero. E i due appassionati lettori diventeranno protagonisti di una loro personale avventura. In cerca, soprattutto, di se stessi. Una storia indimenticabile, per chi ama la lettura e per chi ama la libertà – che, in fondo, sono la stessa cosa.

Recensione
di Reading Mind

Le aspettative che avevo su questo libro erano non alte, non altissime, ma gigantesche. Un libro che parla di libri e biblioteche? Cosa si può volere di meglio? Per non parlare del fatto che la protagonista ha inquietanti somiglianze con la sottoscritta, specie per quanto riguarda la propensione a maneggiare libri per bambini e ragazzi.

I personaggi principali di questa storia sono Lucy, 26enne bibliotecaria in una piccola cittadina provinciale e sperduta nel nulla, e Ian, un complicato bambino di 10 anni, assiduo frequentatore della biblioteca, intelligente, con una madre che controlla in maniera quasi ossessiva le sue letture. Ian è uno di quei bambini che a prima vista vengono etichettati come gay, tanto che i suoi genitori, oltre a non permettergli di leggere libri del genere ‘Harry Potter‘, lo mandano anche a degli incontri ‘religiosi’ in cui si tenta di riportare sulla retta via i presunti peccatori.

Tutto cambia il giorno in cui Ian scappa di casa con tanto di fagotto contenente filo interdentale, e obbliga Lucy a scarrozzarlo per gli Stati Uniti alla ricerca di una fantomatica nonna, in un altrettanto fantomatico posto. Comincia così questo viaggio on the road con due protagonisti alquanto insoliti, ma assolutamente brillanti e geniali.

I personaggi principali sono un po’ pazzi e non convenzionali: Lucy vive in un appartamento senza niente di personale se non pile di libri. E’ mezza russa e ha una famiglia che ne ha combinate di tutti i colori. Ian è chiaramente un ragazzino problematico, in fuga dalla sua famiglia e alla ricerca di qualcosa che forse neanche lui sa ben definire. Il viaggio aiuterà entrambi a comprendere meglio loro stessi e anche le persone che li circondano e sottolineerà ancora di più l’importanza dei libri. Inoltre capiranno che molto spesso le apparenze ingannano, e che quello che crediamo di sapere non è sempre vero. 

La Folgore

La storia è irrealistica, questo bisogna ammetterlo. Qualsiasi persona sana di mente chiamerebbe di corsa i genitori del bambino invece che farsi trascinare in un folle viaggio a base di fast-food, religione, e libri citati in quasi tutte le conversazioni. Tuttavia si può tranquillamente perdonare questo difetto e lasciarsi coinvolgere dalle loro avventure. 

 

Scritto con dolcezza, ironia e anche un notevole pizzico di provocazione,  L’angolo dei lettori ribelli ci fa riflettere parecchio sul significato e sull’importanza che i libri rivestono nella nostra vita. Da amante dei libri quale sono, non posso che apprezzare una storia del genere.

Una delle pecche – che pecca non è, ma più che altro un potenziale rallentamento della lettura – presenti nel libro è quello di presentare moltissimi riferimenti alla cultura americana e alla letteratura per l’infanzia e per i ragazzi, spesso non immediatamente riconoscibili da parte di un lettore poco esperto in materia. È vero che sono presenti molte note del traduttore per chiarire i punti più oscuri, ma le citazioni e i rimandi (a partire dai titoli dei capitoli) vanno colti per godere appieno della lettura.

Nel complesso, un libro che forse non ha rispecchiato appieno le mie aspettative iniziali, ma assolutamente delizioso, dolce e amaro allo stesso tempo, pieno di passione e amore per i libri. 


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