Quando cala la notte
e tutti i rumori dormono,
una chete padroneggia
in una vecchia stanza.
Nell’angolo una scrivania,
una penna, un calamaio
e tante riflessioni da sdoganare.
Un faretto acceso
su un foglio bianco.
L’inchiostro scorre
e nella testa grovigli
di parole da assemblare.
Questo è il rifugio di quei
poeti che osano cesellare
le proprie impressioni,
per farci tutti quanti
arricchire e anche sognare.