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L’angolo del neurone rincoglionito (11) – Gli anatemi di Radio Maria o dell’apologia della superstizione.

Creato il 07 febbraio 2016 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali
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Screenshot dal Corriere.it

di Rina Brundu. Leggo sul “Corsera” online, una nota a firma Aldo Grasso, che denuncia di come ci sarebbe un tal padre (di chi?) Livio Fanzaga, direttore di Radio Maria (ma esiste davvero questa radio? Pensavo fosse un “joke” stile Drive In) che lancerebbe “anatemi erga omnes”: chiunque non sia d’accordo con lui, inclusi vescovi e cardinali, forse lo stesso Gesù Cristo, verrebbe fatto target di “anatemi” (???) incredibili. Tra le “vittime” più note la senatrice Monica Cirinnà e i giornalisti Fittipaldi e Nuzzi.

Non mi meraviglia (i bravi della Chiesa hanno fatto questo e altro), ma a meno che codesti anatemi non siano coloriti e quindi di qualità estetica straordinaria come quello lanciato contro Baruch Spinoza dalla comunità ebraica olandese (vedi sotto), dubito che possano interessare il mio neurone rincoglionito (i.e. il “ricordati che devi morire” è stato già ampiamente sfruttato da data cinematografia italica). Francamente, ciò che mi meraviglia è che un professionista come il professor Grasso – di cui non si può che avere ottima opinione – perda tempo a dare visibilità a “performances” inneggianti alla superstizione. Questo sì che mi meraviglia e mi dà da pensare… fortuna che in Italia cotanto fare non è peccato mediatico mortale. Sic!

Lo straordinario testo che, il 27 luglio 1656, bandì l’immenso Spinoza dalla sua stessa comunità di appartenenza.

“Con il giudizio degli angeli e la sentenza dei santi, noi dichiariamo Baruch de Spinoza scomunicato, esecrato, maledetto ed espulso, con l’assenso di tutta la sacra comunità […]. Sia maledetto di giorno e maledetto di notte; sia maledetto quando si corica e maledetto quando si alza; maledetto nell’uscire e maledetto nell’entrare. Possa il Signore mai piú perdonarlo; possano l’ira e la collera del Signore ardere, d’ora innanzi, quest’uomo, far pesare su di lui tutte le maledizioni scritte nel Libro della Legge, e cancellare il suo nome dal cielo; possa il Signore separarlo, per la sua malvagità, da tutte le tribú d’Israele, opprimerlo con tutte le maledizioni del cielo contenute nel Libro della Legge […]. Siete tutti ammoniti, che d’ora innanzi nessuno deve parlare con lui a voce, né comunicare con lui per iscritto; che nessuno deve prestargli servizio, né dormire sotto il suo stesso tetto, nessuno avvicinarsi a lui oltre i quattro cubiti [circa due metri], e nessuno leggere alcunché dettato da lui o scritto di suo pugno”.


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