Da Yves HEUILLARD Il 14 Maggio 2011
Secondo il quotidiano giapponese Asahi Shimbun, gli ultimi dati sulla situazione alla centrale nucleare di Fukushima rivelano un ottimismo esagerato di Tepco sulla sua capacità a stabilizzare la situazione entro sei a nove mesi.
Tepco, il gestore della centrale nucleare di Fukushima, ha ammesso ieri che la maggior parte del combustibile nucleare del reattore N° 1 era fuso. Le barre di combustibile intatte non sono ricoperte d'acqua. Il combustibile fuso ha colato in fondo alla vasca che si è bucata, lasciando uscire l'acqua verso l'esterno.
Tepco aveva annunciato precedentemente, ( fonte NHK) che sulle 10 000 tonnellate di acqua iniettate nel reattore dal 11 marzo scorso, non ne restava probabilmente nemmeno la metà nel reattore. L'acqua sarebbe nel sottosuolo del reattore, una zona impossibile ad ispezionare per il momento. L'Asahi Shimbun considera anche che il combustibile fuso ha potuto fuoriuscire dal recinto di confinamento.
Il piano di Tepco per questo reattore era di mettere in opera un sistema di raffreddamento in circuito chiuso. Ma la fuga, considerata come importante, non permetterà di farlo. Ad ogni modo, il piano di Tepco che mirava a stabilizzare la situazione alla centrale di Fukushima entro 6 a 9 mesi, non sarà probabilmente sostenibile.
Rischio di nuova esplosione, secondo Greenpeace
Greenpeace ha urgentemente invitato Tepco a non annegare il reattore sotto l'acqua, indicando che un'esplosione sarebbe possibile a causa del contatto dell'acqua fredda col combustibile fuso ad una temperatura elevata. Nel peggior scenario , il recinto del reattore, danneggiato dall'esplosione, potrebbe lasciare uscire nell'atmosfera un inquinamento radioattivo per giorni, addirittura settimane, (fonte The Guardian). Tepco ha negato la possibilità di un'esplosione ma ha indicato che la sua idea di annegare il reattore doveva essere rivista.
Secondo la televisione giapponese NHK, a causa degli arresti definitivi di 14 reattori considerati come troppo rischiosi, e di arresti temporanei di 19 altri reattori per ispezioni, solo un terzo dei 53 reattori del paese dovrebbe essere in misura di funzionare alla fine del mese
Delle decine di miliardi di euro
Il quotidiano Asahi Shimbun scrive che il reattore N°1 non è probabilmente l'unico di cui la vasca si sarebbe potuto spaccare. Tepco ha fatto sapere che le misure dei livelli di acqua nei reattori N°2 e N°3 non sono più considerate come affidabili. La decisione di Tepco, questo 14 maggio 2011, di aumentare il flusso di acqua iniettata nel reattore 3 tenderebbe a confermare questi timori. Ugualmente la decisione di iniettare dell'acqua nella piscina del reattore 2, il meno danneggiato, con dell' hydrazine, un insieme molto tossico, è probabilmente destinato ad evitare la corrosione,.
Secondo il quotidiano inglese The Guardian, l'insieme dei danni costerà delle decine di miliardi di euro di cui una buona parte sarà pagata dal contribuente.
Tradotto per Biancheggiando da Fabienne Melmi.
Fonte: http://www.ddmagazine.com/201105142210/Actualites-du-developpement-durable/Centrale-nucleaire-de-Fukushima-la-situation-plus-grave-qu-annoncee.html