L'Angolo di Matesi: "COME MUORE UN BLOG"
Creato il 21 ottobre 2015 da Blog
I blog degli editori e i social network, come è cambiato il rapporto dei lettori che amano confrontarsi sui libri in uscita? Teresa Siciliano ci racconta la sua esperienza!Ho passato più di metà della mia vita senza internet. Il che oggi è come parlare della preistoria. Quando mi collegai la prima volta, credo a scuola verso la fine degli anni Ottanta, in italiano non si trovava ancora quasi niente. A titolo di curiosità, posso ricordare che, quando andai a cercare Moretti, e io intendevo Nanni, mi venne fuori la pubblicità dell’omonima birra. Non occorre poi dire che la connessione era all’epoca di una lentezza esasperante e alternativa al telefono. Comunque fu più o meno in quel periodo che scoprii il sito Harmony e cominciai a inserire delle recensioni. Confesso che all’epoca ignoravo cosa fosse una joint venture e quindi identificavo Mondadori e Harlequin Mondadori: difatti, quando uscì Il duca di ghiaccio, se rammento bene, lo inserii in una recensione complessiva su tutte le uscite rosa del mese.Quando, dopo una serie di vicissitudini, smisi di recensire i GRS, nei primi mesi del 2009, più o meno casualmente, capitai nel blog dei Romanzi Mondadori. Incorsi subito nel più grave infortunio della mia vita di recensora, raccontando il finale di un racconto della Melville nella raccolta Amanti perduti. Però mi trovai subito molto bene. Prima di facebook i blog erano l’unico luogo in cui si poteva parlare di romance e discutere con le altre lettrici. Certo c’era il grave limite di non poter neanche accennare a libri di un’altra casa editrice e soprattutto di Harlequin, dal momento che le due redazioni erano in concorrenza. Però per tutto il resto c’era totale libertà di opinione: mai in tanti anni venne cancellata una mia recensione (e sapete che spesso ho la mano pesante), mai venni rimproverata, neanche in privato. Lì per molti anni mi sono trovata a casa mia, lì ho “incontrato” tante altre lettrici con cui discutere appassionatamente: a parte qualcuno di cui con gli anni si sono perse le tracce o che, vedi il caso della nostra amata Manu, non è più fra noi, continuo ad analizzare e discutere con Giusy Valenti e Franca Lisca, anche se adesso comunichiamo di più su facebook.Nel corso del tempo avevamo stabilito uno straordinario rapporto con Marzio Biancolino, dotato di grandi capacità editoriali e diplomatiche e quindi sempre molto paziente anche con le nostre intemperanze. Suo lo sviluppo del Pomeriggio con l’editor, uno spazio prezioso che circa ogni sei mesi ci consentiva di conoscere in anticipo le scelte e le intenzioni della casa editrice e comunicare le nostre esigenze e i nostri gusti. Conducemmo così una lunga battaglia contro le copertine, ottenendo, bisogna ammetterlo, un deciso miglioramento, nonché quella per avere edizioni integrali, obiettivo perseguito da alcune di noi addirittura in modo fanatico. Lì ci vennero spiegati certi meccanismi editoriali e commerciali e man mano presentati in anteprima l’introduzione o anche la cancellazione di alcune collane.Perciò, quando a gennaio scorso Biancolino lasciò la redazione, per noi fu uno choc e per un po’ ci siamo sentite tutte un po’ “vedove” (non ridete!). Da allora è stato tutto un susseguirsi di brutte notizie: innanzitutto una netta diminuzione del numero delle uscite soprattutto per quanto riguarda i Passione e in genere gli storici (Classic ed Emozioni), donde un taglio alle italiane (già presentato da Biancolino), per cui il romanzo annuale di ogni nostra scrittrice (che già ad alcune di noi sembrava poco) diventava uno ogni 18 mesi.Nel corso dell’ultimo anno c’è stata tutta una serie di disguidi: molte le copie fallate, con parti mancanti e magari sostituite da sezioni di altri romanzi, più di rado ebook in ritardo o, in un caso (la Leigh), distribuiti gratis per errore. La redazione è spesso corsa ai ripari, ad esempio pubblicando subito sul blog le pagine mancanti, in modo che le lettrici avessero la narrazione intera, contestualmente all’uscita, oaddirittura fornendo la copia gratis come nel caso memorabile di Whitney, amore mio. Ma ultimamente moltissime lettrici, rimaste fedeli al cartaceo, si lamentano spesso di non trovare i libri in edicola. Anche nelle grandi città.Infine a giugno è scoppiata a sorpresa (cioè senza che fossimo avvertite in anticipo) la bomba: una notevole lievitazione del prezzo di tutte le collane da edicola (rosa, gialli, spionistici e fantascientifici) per cui il prezzo dei cartacei andava ad allinearsi a quello degli Harlequin (che pure la casa editrice stava per abbandonare, cosa che noi non sapevamo ancora) e tutti gli ebook salivano da 2,99 a 3,99 (compresi quelli vecchi e vecchissimi) e le Perle a 2,99.E qui è scoppiata una bufera da cui non sembra al momento che il blog si possa risollevare: ci sono stati interventi furibondi e molte lettrici hanno dichiarato che smettevano di acquistare i Romanzi (cosa che sembrerebbe confermata dalle statistiche Amazon). Perfino io, una fedelissima del digitale (perché ogni mese compravo TUTTI i volumi), ho tagliato gli Extra Passion. E naturalmente mai più ho ricomprato un Oro.La cosa che più mi dispiace è che il blog stesso sta morendo: le lettrici che intervengono sono sempre di meno e bisogna ammettere che anche la qualità dei testi si è abbassata. Di molto. Vengono pubblicati soprattutto romanzi scritti molti anni fa e già allora di qualità non eccelsa.Ma soprattutto il tono degli interventi è diventato davvero grigio. Mi ha colpito la pagina sull’ultimo Shalvis dell’aprile scorso, cioè un’autrice molto popolare sul cui valore in passato c’erano state accanite discussioni: nove interventi in tutto.Sento la mancanza delle belle discussioni di una volta. Mi ricordo quella del 2011 sulla serie Jellicoe, poi interrotta, che si sviluppò intorno alla possibilità di pubblicare romantic suspense (anche se la maggior parte di noi non conosceva ancora neanche il termine), oppure più volte furibonde litigate su questioni grammaticali e linguistiche che finivano a parolacce e insulti personali (al punto che una volta si dovette addirittura interrompere la discussione per non finire in tribunale).Ma il caso più divertente a ripensarci (e qui siamo ormai in pieno amarcord) fu quello del paranormal storico Lontano rimpianto della Squires, romanzo che a me era piaciuto moltissimo. Due lettrici, che si chiamavano entrambe Cristina, criticavano giustamente che nel romanzo si parlasse di sifilide (non attestata in epoca romana), ma si lamentavano di più per la caratterizzazione del personaggio di Caligola, contestando in contemporanea Svetonio, il cristianesimo e la storiografia italiana su Roma, compreso Santo Mazzarino, facendo invece riferimento a Duby, Frediani, Sampoli, Goldsworthy (insomma storici e romanzieri insieme, senza distinzione).In ogni caso, nel bene e nel male, c’era molta passione. E, come sapete, io sono sempre stata convinta che le polemiche facciano bene alle vendite. Certo auspicabilmente in modo educato. Ma niente è peggio del silenzio e dell’indifferenza.Non so in che modo si evolveranno le cose. Spero che Paola Violetti potrà raddrizzare la situazione in un momento di oggettiva incertezza, come quello che assiste alla fusione, per certi versi preoccupante, fra Mondadori e Rizzoli.Ma forse dovremo prendere atto che semplicemente un’epoca è finita. E che i blog istituzionali hanno perso la loro funzione per trasformarsi in un mero veicolo pubblicitario.
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