La criminalità turba il 41,1% delle famiglie, il livello più alto mai registrato dall’inizio della serie storica nel 1994. L’Istat segnala un aumento di oltre dieci punti rispetto al 2014. Il problema della sicurezza supera così il traffico (segnalato dal 38,4%), l’inquinamento (36,7%) e la difficoltà nel parcheggio (37,3%), ai primi posti nel 2014.
(Foto archivio – torinotoday.it)
La criminalità spaventa ma in quanto a motivo di panico, anche restare senza parcheggio non scherza. Secondo l’Istat, nel report sulla soddisfazione di vita dei cittadini italiani, nel 2015 i problemi maggiormente sentiti dalle famiglie con riguardo alla zona in cui vivono sono il rischio di criminalità (41,1%) e il traffico (38,4%). Nella classifica, al terzo posto, c’è anche la difficoltà di parcheggio (37,3%) e l’inquinamento dell’aria (36,7%); seguono la sporcizia nelle strade (31,6%), il rumore (31,2%), le difficoltà di collegamento con i mezzi pubblici (30,5%) e la qualità dell’acqua di rubinetto (30,0%). Infine, il 9,2% delle famiglie segnala irregolarità nell’erogazione dell’acqua.
Rispetto al 2014, cresce la quota delle famiglie che dichiarano problemi nella zona in cui vivono. In particolare è in aumento la percezione del rischio di criminalità, soprattutto nel Centro-nord. Oltre alla sicurezza, al Nord le famiglie indicano soprattutto l’inquinamento dell’aria (38,3%), mentre nelle regioni del Centro il traffico (41%) e le difficoltà di parcheggio (40%). Traffico e parcheggio sono segnalati anche dalle famiglie del Mezzogiorno (rispettivamente 39,4% e 40,2%), dove ha un peso anche la difficoltà di collegamento con i mezzi pubblici (36,3%). L’irregolarità nell’erogazione dell’acqua, così come la scarsa qualità dell’acqua di rubinetto sono aspetti messi in evidenza in particolare dalle famiglie residenti nel Mezzogiorno.
Sale soddisfazione economica, top da 2011. Cresce la quota di persone soddisfatte della propria situazione economica, dal 43,4% del 2014 al 47,5% del 2015. Così l’Istat. La soddisfazione economica tocca i livelli più alti dal 2011. La quota di famiglie, che valutano invariata o in miglioramento la propria condizione economica, passa dal 52,1% del 2014 al 57,3% del 2015.
Peggiora fiducia degli italiani negli altri. Peggiora la fiducia degli italiani negli altri, dopo due anni di crescita. Così l’Istat. Il 78,6% pensa che “bisogna stare molto attenti”, mentre il 19,9% ritiene che “gran parte della gente è degna di fiducia”. Calano le persone che credono probabile vedersi restituire il portafoglio da un vicino (al 69,4%) o da uno sconosciuto (all’11,1%).