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L' ANIMATORE PROFESSIONISTA
Il candidato ideale a nostro avviso, deve avere età compresa tra i venti e i trent' anni, tuttavia bisogna dire che l' età anagrafica ha un' importanza relativa. Caratterialmente deve essere molto estroverso, cordiale, simpatico un poco egocentrico e con spiccate capacità di adattamento.
E' molto importante, la conoscenza di almeno una lingua ; l' inglese, il francese, il tedesco, sono le più richieste. Occorre un attestato di qualifica anche per gli accompagnatori turistici mentre per gli istruttori di ginnastica è necessario il brevetto sportivo. Si preferiscono istruttori polivalenti, in grado cioè di insegnare più di una disciplina.
Una ulteriore specializzazione è richiesta anche in campi specifici: coreografi, maestri di ballo, tecnici, disc jockey, ecc.
L' animatore turistico deve necessariamente conoscere tutti gli strumenti scientifici-teorici e tecno-pratici, legati alla sua figura professionale, ed essere in grado di avvalersene durante lo svolgimento del lavoro. Diremo quindi che l' animatore turistico professionista deve:
- Possedere : gli strumenti a carattere sociale e culturale indispensabili per il suo inserimento nel mercato turistico. Tutte le nozioni teorico-pratiche fondamentali per il suo profilo professionale.
- Conoscere : tutti gli aspetti scientifici dell' animazione turistica, sia teorici che pratici.
- Essere in grado : di sviluppare le sue naturali doti interpersonali, la capacità organizzativa, l' autocontrollo, potenziare le sue tendenze artistiche e sportive.
L' animatore turistico, per definirsi professionista deve racchiudere in sé tutti gli aspetti citati in precedenza. In primo luogo occorre per forza di cose, possedere una naturale predisposizione, una vera "vocazione", in quanto il suo lavoro si basa principalmente sulla capacità di entrare in comunicazione, in sintonia, con gli utenti.
Quando si parla di "vocazione" si intende indicare la spontaneità interiore nei confronti della preparazione tecnica, la professione dell' animatore, risulta qualitativamente impeccabile quando, accanto alla vocazione si affianca una tecnica operativa efficace.
Le tecniche da adottare, potranno essere escogitate da persone dotate di particolare inventiva, ma nulla vieta che tutte queste metodologie non possano essere intelligentemente adottate e quindi applicate da altri.
A volte determinate predisposizioni vengono nascoste, volutamente o inconsciamente soffocate, ma se nasce la giusta occasione queste doti vengono fuori e potranno essere efficacemente utilizzate. Nessun libro, nessuna esperienza, potrà formare un buon animatore turistico se a questi mancheranno alcune attitudini, ma in nessun caso determinate conoscenze si formano spontaneamente. Occorre una concreta esperienza tecno-metodologica, divulgata attraverso i Corsi di Formazione e qualificazione professionale.
Nell' ambito della qualificazione professionale, l' animatore deve essere esperto, soprattutto nel settore di sua competenza. Per esperto, si intende colui che unisce la teoria alla pratica e basa la sua opera sulla loro corretta applicazione. Da ciò appare evidente che la qualificazione dell' animatore turistico, si determina sul piano tecnico-oggettivo cioè sullo studio, la ricerca e l' attuazione pratica, per apprendere al meglio il valore delle varie tecniche e metodologie. Risulterà utile sottolineare che possedere una cultura in animazione turistica, non significa sapere un insieme di dati, di metodologie, nozioni sparse a caso nella nostra mente, in tal modo infatti, non si acquista nessuna cultura ma solo un accumulo caotico di diverse discipline scientifiche e pratiche. La cultura, è l' essere consapevoli della propria personalità, della propria funzione, dei ruoli e dei compiti che un animatore ricopre, è una forma di autodisciplina che si acquista solo attraverso la volontà, l' impegno, lo studio e l' esperienza. Solo così la cultura acquisita acquisterà, un reale valore formativo.
a cura dello staff di animandia
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