La deliziosa famigliola, costruita con semplici ed elementari tratti (praticamente disegnata da un bambino delle elementari, quindi facilmente riproducibile anche da questi ultimi), è composta da Peppa Pig, maialina di 5 anni, il fratellino George, Mamma Pig ed il gigantesco Papà Pig (un applauso per i nomi originali, ma dice siano stati studiati così proprio per facilitarne il ricordo…e vorrei sapere chi ha il coraggio di dimenticarseli). Peppa, inoltre, ha quest’assonanza con “pappa”, “papà”, “pippa” e “puppa” che dopotutto sono le prime parole che i bambini imparano! Gli episodi sono di 5 minuti e basati sulla quotidianità familiare: facili, semplici, immediati. Ogni puntata si apre con una sequela di grugniti che sembrano rutti e si conclude con una bella razzolata nel fango! Esemplare ed educativa (sempre meglio di quella folle di Pippi Calze Lunghe, o no?)!
Se l’orda di maialini si fermasse in TV saremo più o meno salvi. E invece NO! Peppa è dappertutto: sbuca tra gli scaffali dell’autogrill, incombe nei negozi di giocattoli (dove ha ridotto il volume dell’esposizione delle Barbie e pure dei Lego), sorride alle Poste e qualche giorno fa era anche sulla copertina del Corriere della Sera (sì, il quotidiano, come immagine chiave di un articolo intitolato “Peppa spiega ai genitori“…siamo ridotti male se per far capire le cose ai grandi e pure ai piccoli ci affidiamo ad una famiglia di maiali)!!! Non si può parlare di merchandising: questa è un’invasione di alieni a forma di porcellini rosa in piena regola!!!
Insomma, sotto la Peppa ci siamo un po’ tutti, ma usiamola con moderazione e diamo anche a questi figlioli delle alternative! O almeno facciamogli vedere delle puntate diverse, tipo quelle doppiate in napoletano (adatte anche ad un pubblico adulto…io sono morta dal ridere)!!!