Karel Čapek, oltre a essere l'inventore della parola robot, che già basterebbe a fargli onore, ha anche scritto alcune ironiche, divertenti ma anche utilissime e rigeneranti lezioni di giardinaggio che poi pubblicava, a inizio novecento, a puntate, come una sorta di diario di bordo (oggi sarebbe senz'altro un blog) sul raffinato giornale ceco Lidové Noviny.
Questo adorabile piccolo libro edito da Sellerio sta veramente rinfrescando (?) la mia vita in questi giorni, ve lo consiglio per mettervi in contatto con il mondo delle piante e dei fiori con pervicace spensieratezza e comicità. Insomma, il mio consiglio è: non arrendiamoci al caldo, è un mostro dagli occhi verdi che ci vuole togliere l'allegria. Contrastiamolo con un bel libricino pieno di momenti esilaranti. E momenti anche di poesia, come questo sulla pioggia che fa proprio al caso nostro, mi pare:
"Pioggia benedetta, voluttà rinfrescante dell'acqua! Lava la mia anima e... il mio cuore, luccicante e fredda rugiada. Sono stato cattivo per il caldo, cattivo e pigro, sono stato pigro e pesante, ottuso, materiale ed egoista, mi sono inaridito di aridità e sono soffocato in me stesso per la pesantezza e il disgusto. Risuonate, baci d'argento, con i quali la terra assetata accoglie il colpo delle gocce; crepita, volteggiante velo d'acqua, lavando tutto. Nessun miracolo del sole eguaglia il miracolo della pioggia benedetta. Corri, acqua torbida, nei canaletti della terra; disseta e ammorbidisci la materia assetata che ci imprigiona". A tutti quelli che sono stati cattivi e pigri per il caldo!