L’anno della Cina in Turchia

Sabato, nell’eloquente cornice del palazzo imperiale di Topkapı, il ministro della cultura e del turismo Ertuğrul Günay ha presentato l’anno della cultura cinese in Turchia: una serie di eventi – mostre, musica, musica, cinema, letteratura, arte, arti applicate, danza – che a partire dall’inaugurazione del 12 dicembre ad Ankara – e per tutto il 2012 – faranno conoscere una Cina non più conosciuta in molte città della Turchia. Vedrò di procurarmi quanto prima il programma completo, da quello che leggo sulla stampa (non ho avuto modo di partecipare alla conferenza stampa, ero impegnato al Summit globale dell’imprenditorialità) si è specialmente parlato dell’ormai immancabile esercito di terracotta e della straordinaria collezione di porcellane del Topkapı: la più importante fuori dalla Cina, la testimonianza di legami estremamente saldi e fiorenti – la via della Seta, che con strategie convergenti i due paesi stanno cercando di ripristinare in forma contemporanea (su cui far transitare merci, fonti energetiche, capitali, uomini e idee). E nel 2013, verrà celebrato l’anno della cultura turca in Cina. Ma che fine hanno invece fatto i reciproci anni della Turchia in Italia e dell’Italia in Turchia di cui anche io ho parlato – dando conto degli annunci ministeriali – ormai due anni fa?