Magisterium. L’anno di ferro
Serie Magisterium
di Cassandra Clare e Holly Black
Autore: Cassandra Clare e Holly Black
Traduttore: B. Masini
Serie: Serie Magisterium #1
Edito da: Mondadori (Collana I Grandi)
Prezzo: 14,45 € / ebook 6,99 €
Genere: Fantasy, YA, Magia, Young Adult
Pagine: 481 p.
Trama: Quando raggiunge la grotta in cima al ghiacciaio, Alastair capisce subito che il Nemico l’ha preceduto. Sua moglie Sarah è stata uccisa, come gli altri maghi lì rifugiati. Solo il debole vagito di un neonato lo rincuora: suo figlio Callum, seminascosto accanto al cadavere della madre, è ancora vivo. Ma quando Alastair lo prende fra le braccia, le terribili parole incise nel ghiaccio da Sarah prima di morire lo fanno inorridire… Dodici anni dopo, quando Call viene ammesso al Magisterium, la prestigiosa accademia riservata ai ragazzi dotati di talento magico, suo padre è contrario: sin dalla più tenera età ha insegnato al figlio a diffidare della magia. E ora Rufus, il magister più anziano della scuola, lo ha ammesso all’Anno di Ferro, il primo del Magisterium. Call non può sottrarsi al suo destino. La magia scorre, in certe famiglie. Ma sul destino di Call incombe fin dalla nascita l’artiglio del Nemico.
Serie Magisterium:
1. Magisterium. L’anno di ferro (The Iron Trial)
2. The Copper Gauntlet
3. The Cosmos Blade
4. The Golden Boy
5. The Enemy of Death
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Magisterium non è stato un libro facile da leggere.
Dal punto di vista della forma è scorrevole, piacevole alla lettura, corretto e perfettamente comprensibile, eccetto che per una cosa: le descrizioni.
Immagino che Magisterium non sia stato nemmeno un libro così facile da scrivere, dato che le autrici hanno dovuto lavorare tutto il tempo nel territorio del più famoso Harry Potter. Molti lettori hanno infatti collegato a più riprese queste due saghe, in maniera talvolta anche impietosa.
Naturalmente parliamo di una scuola di magia, che come tale ha caratteristiche dalle quali non si può esulare: maestri, compagni di classe più o meno simpatici e più o meno abili, oggetti incantati e ambienti non convenzionali. Lo schema non può che essere lo stesso, specie perché stiamo sempre parlando dell’eterna lotta tra Bene e Male.
Alcuni elementi non mi sono troppo chiari: il personaggio di Groviglio, ad esempio, che ad un certo punto scompare dopo un’azione clamorosissima, la gestione delle lezioni, che vengono spiegate solo quando fa comodo alla trama e trascurate per il resto del tempo e l’uso stesso della magia, che a volte sembra semplicemente accadere indipendentemente dai protagonisti.