(L'année dernière à Marienbad)
Visto in VHS.
Un film estremo che mostra dove possano arrivare le produzioni autoriali; che delinea perfettamente il significato di cazzeggio intelluale senza mai una sbavatura nella presentazione.
La storia è un susseguirsi di immagini e dialoghi gli uni disgiunti dagli altri tra un uomo che cerca di sedurre/afferma d'aver già conosciuto una donna. Certamente la trama mostra il punto di vistas atemporale della mente del protagonista con un susseguirsi di eventi collegati più per assonanza che per logica, ma tutto questo non mi giustifica la noia o la recitazione invisibile degli attori (nel senso che proprio non si vede mai nessuno recitare, sembra un film sonoro di Dreyer!).
Certamente una cosa del genere in mano a chiunque altro sarebbe stato un harakiri in piena regola, e invece Resnais, maledetto, riesce a renderlo esteticamente impeccabile (ogni scena è calcolata nel dettaglio), tecnicamente invidiabile (con una macchina da presa in continuo movimento) e, brevemente, un poco interessante (ma solo all'inizio quando ancora ingenuamente ci si può attendere una storia).
Rimane un'esperimento. Un esperimento tanto bello quanto noioso ed inutile.
PS: si consiglia di guardarlo a velocità doppia, dura meno, non si sentono di discorsi di Albertazzi e ci si gode comunque la bravura del regista.