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L’annosa questione del divieto dei bimbi nei locali

Creato il 22 gennaio 2016 da Rory

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Miei cari,

avrete tutti probabilmente letto la notizia circa il ristorante romano che vieta l’ingresso dei bambini. Ora lo sapete, sono mamma e quindi forse dovrei essere dispiaciuta per la cosa ma invece la trovo una cosa assolutamente giusta e civile. Si sa che i bambini di tutte le età, per un motivo o l’altro, possono essere molto fastidiosi e così come una persona è libera di averne o meno, dovrebbe essere libera di andare a prendere un caffè senza sentirseli nelle orecchie o, nel peggiore dei casi, vederli combinare disastri.

Non so se vi è capitato di avere vicino di treno/aereo un bambino particolarmente scostumato; a me si e vi assicuro che avrei voluto defenestrarlo in più di una occasione. Va detto che i bambini molto piccoli, tipo la mia, è normale che piangano anche immotivatamente e figurarsi, c’è poco da eccepire, così come i bimbi più grandi se sono scostumati è all’80% colpa dei genitori che non li educano né li redarguiscono neanche a pagarli perché alla fine sono dei cafoni pure loro ma, al netto delle attenuanti del caso, il punto è che il problema resta. Qualcuno lo ha paragonato al divieto di far entrare i cani nei locali e lo ha giudicato esagerato (“I bambini sono umani, mica animali”) ma ribadisco che a parer mio, sono entrambe misure giuste, anche se per motivi leggermente differenti.

La questione di fondo, a mio modesto avviso, è che ancora non si accetta chi non ama i bambini, perché probabilmente per molti è assurdo pensare che non ci sia qualcuno che non desidera riprodursi (!) o comunque non si bei della presenza di una creaturina saltellante e urlante. Invece è un sentimento molto diffuso e assolutamente da non condannare, anzi, ora che sono mamma penso di poterlo dire a pieno titolo. Occuparsi di un bambino ha tantissimi lati positivi ma anche lati negativi, talvolta può essere molto snervante e non mi sento di biasimare chi non ha questo desiderio e dunque preferisce frequentare locali dove rispettano questo suo sentimento.

E voi? Che ne pensate?



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