L'annosa questione della polo

Creato il 31 marzo 2013 da Hermes
Sono tornato. Essendo qualcosa come la 27 esima volta che inizio un post così, dovrei farmi qualche domanda sulla mia regolarità dì blogger (forse dovrei affidarmi al Bifidus Actiregularis). Non a caso uso il condizionale.
E' che ogni volta che entro su blogger vengo risucchiato da tutta una serie di nuovi pezzi di blog che neanche sapevo di seguire. Mi fermo a leggerli, apro sempre più fineste e mi si blocca il browser. Visto che, però, non vi sorbite più una mia wishlist dal 4 gennaio, ho pensato di rimediare.
Ma prima di tutto vorrei dire due cose:
1) Buona Pasqua!!
2) Matteo Renzi, ma come cazzo ti vesti!? (non ce la faccio a mettere l'immagine, il link è qui).
Fatto questo, mi serve una polo. Mi serve davvero, non nel senso di "Adoro! I need", proprio nel senso che quasi tutte quelle che ho mi vanno piccole. Trovarne una sembrerebbe più facile di rubare le caramelle ai bambini (i bambini mordono, i commessi no). E invece così non è. Avevo preparato un'accurata lista delle possibili candidate:
1) Ralph Lauren purple label,
2) Lanvin,
3) Luca Larenza,
4) Roberto Collina,
5) Lacoste L!ve * 2,
6) The Kooples.
E allora, dirà il lettore accorto, che problema c'è? Tra sette polo differenti ce ne sarà qualcuna che andrà bene, no? E invece...
Prendiamo, ad esempio, quella di Ralph Lauren: bottoni in madreperla, logo più carino e meno visto del classico, modello semplice ma curato, come piace a me. L'inghippo: Purple Label è la linea più esclusiva della casa (leggi anche: "quella cara incazzata"). E qui sorgono due problemi:
1) In Italia si trova solo a Milano (ma cazzarola, persino Brooks Brothers aprirà a Roma, per quale ragione l'ufficio aperture di RL crede che la capitale non valga una ceppa!?);
2) Il prezzo. Perchè veleggia sui 200 soldoni e passa, e non credo vada mai in saldo. Potrei provare su ebay, ma non mi fido.
E così quest'ipotesi naufraga, così come quella della polo di Lanvin (alla modica cifra di 210 euro), almeno fino al 6 luglio (SALDI!) quando mi farò trovare accampato alle 4 del mattino davanti alle vetrine di Gente in centro.
Larenza e Collina, invece, a Roma le vende solo un negozio in cui mi vergogno a entrare, perchè mio padre ha litigato col proprietario. Lunga storia che un giorno meriterà di essere raccontata.
Ecco che ci siamo fumati 4 opzioni su 7.
Anche le Lacoste, però, sono fuori gioco.
La prima polo, infatti, di quest'inverno, sembra che non sia mai esistita. Finita la stagione, è scattata una sorta di damnatio memoriae, e online sembra pressochè impossibile trovarla.
 Dettaglio del taschino
La seconda a cui pensavo, invece, è dell'estate scorsa (mi sa che ne avevo pure parlato parecchio sul blog). Allora voi direte: "Perchè non la cerchi su yoox"!? L'ho fatto. E, udite udite, c'era pure! Piccolo problema: l'unica taglia rimasta era la 52. Scartata l'opzione di ingrassare una decina di chili per comprarla, l'ipotesi Lacoste diventava meno credibile di un governo a guida Topolino ( che, visto il momento politico attuale, non è da escludere).
Che poi, essere robusti nel mondo della moda non è sempre uno svantaggio: le taglie over-50 arrivano sempre indenni ai saldi e agli outlet. E infatti, la polo è ancora lì, invenduta. Lettori ipertrofici, XL, ciccioni e diversamente magri, aspetta solo voi!
L'unica in gioco rimane quella del brand francese The Kooples (altro di cui mi riprometto di parlarvi da qualche lustro), con collo alla coreana in pelle. Ma i colori non mi convincono molto, quindi anche questa sarebbe bocciata.
 Lanvin  
Insomma, non riesco a risolvere l'annoso dilemma: 'ndo a trovo sta polo!? (si sa che ai Parioli si parla solo romanaccio per questioni di understatement).
Ps.: Sono stato così bravo da ricontrollare il post prima di pubblicarlo, quindi dovrebbe essere un po' meglio di tutte le altre schifezze che ho scritto in precedenza. Almeno dal punto di vista grammaticale.

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