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L’antico Egitto a Roma

Creato il 07 aprile 2011 da Witzbalinka

Adesso che l’Africa settentrionale ed il Medio Oriente sono scossi dalle rivolte, le meraviglie dell’antico Egitto, la Mesopotamia, la Siria e la Palestina possono essere scoperte dai turisti nel Museo Gregoriano Egiziano del Vaticano. Nove sale contengono queste collezioni con pezzi raccolti già da Adriano ed altri imperatori.

antico egitto

Creato nel 1839 su iniziativa di Papa Gregorio XVI i monumenti e gli oggetti del museo provengono in particolare dalla Villa Adriana, a Tivolil cittadina di 55.000 abitanti della provincia di Roma, residenza degli imperatori, e dalle collezioni private che il papato comprò durante il secolo XIX. La Chiesa cattolica ha avuto storicamente una speciale predilezione per l’Egitto, grazie al suo ruolo nella storia sacra.

Le nove sale sono distribuite intorno ad un ampio emiciclo che sbocca sulla terrazza Nicchiane della Pigna, dove c’è una gran varietà di statue. In ogni sala ci sono geroglifici su stele e statue, del periodo 2600 a.C. al 600 d.C. (sala 1), indumenti funerari dell’antico Egitto, dell’epoca 2600 a.C. -200 d.C., la ricostruzione del Serapeo di Villa Adriana, 131 d.C. (sala 3), Egitto e Roma, secoli I e II d.C.(sala 4), statue faraoniche  del 2000 a.C al 100 d.C. (sala 5), bronzi del primo millennio a.C. (sala 6), figurine dell’Egitto d’epoca ellenica e romana, bronzi ed argilla (sala 7), tavolette cuneiformi e sigilli della Mesopotamia, così come vasi e bronzi della Siria e della Palestina, del terzo millennio a.C. , rilievi di Palmira, dei secoli primo e terzo d.C. (sala 8). Finalmente nella sala nove, rilievi e iscrizioni di palazzi assiri, del periodo 883-612 a.C.

Vi starete chiedendo che cosa significa Serapeo? Per togliervi dall’incertezza vi anticipiamo che questa parola proviene dal latino serapeum  e dal greco serapeion e corrisponde al nome che i romani diedero al tempio di Serapis , nella città di Alessandria. La divinità Serapide  era greca ed egiziana allo stesso tempo e la quale Tolomeo I dichiarò patrona di Alessandria e “divinità ufficiale” della Grecia e dell’Egitto, in un tentativo di unire queste due culture. Il suo nome è una contrazione tra Apis e Osiris, il dio bue ed il dio sole. Il Serapeo della mostra romana però è quello della Villa Adriana. Dopo un viaggio di Adriano in Egitto, nel 130-131, questo Sarapeo venne decorato con statue di Osiride e Serapide che l’imperatore portò a Roma per decorare la sua villa, “per capriccio”, come lui stesso rivela per bocca di Margherite Yourcenar nel suo romanzo Memorie di Adriano.

Grazie alla ricostruzione che nel Museo Gregoriano Egiziano si è fatto del Sarapeo della Villa Adriana, il visitatore potrà essere trasportato in quell’epoca e percepire i sentimenti ed i valori dell’epoca. Vi consigliamo di leggere prima le Memorie di Adriano.

L’orario è da lunedì a venerdì dalle 9 alle 16. Vi consigliamo di comprare i biglietti in anticipo.

 

Vauzzayin Only-apartments Author
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