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L’antisemitismo è misura della mediocrità umana (Vasilij Grossman)

Creato il 23 gennaio 2015 da Cittasottile

“L’antisemitismo si manifesta in modi diversi: nell’indulgenza beffarda e schizzinosa come negli stermini del pogrom. (…) È passato indenne dall’epoca del fuoco, della navigazione a vela e dei telai a mano a quella dei motori a reazione, dei reattori nucleari e dei calcolatori elettronici

(…) L’antisemitismo è lo specchio dei difetti del singolo, della società civile e del sistema statale. Dimmi di che cosa accusi gli ebrei e ti dirò quali colpe hai.

(…) L’antisemitismo è l’espressione della mediocrità, dell’incapacità di vincere uno scontro ad armi pari: nella scienza, nel commercio, nell’artigianato e nella pittura. L’antisemitismo è la misura della mediocrità umana.

(…) L’antisemitismo è l’espressione dell’ignoranza delle masse che non sanno trovare una ragione a disgrazie e patimenti (…) è la misura dei pregiudizi religiosi che covano nei bassifondi della società.

(…) L’antisemitismo del quotidiano è un antisemitismo non cruento. È la prova che al mondo esistono idioti, invidiosi e falliti.

(…) In epoche in cui le forze reazionarie di tutto il mondo si scontrano – a loro fatale detrimento – con le forze della libertà, l’antisemitismo si fa ideologia di stato e di partito: Così è successo nel XX secolo, l’era del nazismo”. (Vasilij Grossman, Vita e destino, pag. 419)

Così potrebbe succedere oggi.



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