Il nuovo album di MIA intitolato “MAYA” segna decisamente il suono di quest’anno e potrebbe (il condizionale è d’obbligo, non sono mica un veggente come il polpo Paul) essere uno spartiacque tra la musica del passato e quella del futuro.Qui dentro come in una funzione random schizzata dell’iPod ci potete trovare di tutto e di più: l’indie che incontra il mainstream, l’hip-hop che si accoppia furiosamente con l’electro fulminata, lampi di hardcore che si fondono con melodie pop, l’Oriente che dichiara guerra all’Occidente. “Lovealot” è Shakira che canta Waka Waka mentre viene stuprata da una tribù di selvaggi. “Story to be told” è la fine di un rave party in un monastero tibetano. Che poi potrebbe non essere molto lontano da ciò che succede davvero dentro a un monastero.“It takes a muscle” è un reggae che si ricorda il suo scopo originale (essere musica che si ascolta da fatti) e “It iz what it iz” dà il “fermi tutti” con un bel relax da spiaggia. “Meds and Feds” fa sentire tutta l’influenza dei nuovi pupilli di MIA, i mitici eroi sonici Sleigh Bells; “Tell me why” potrebbe essere la nuova “Paper Planes”, un inno world allucinante e totalmente ipnotico. “Space” è invece puro 2010: Odissea nello spazio, un viaggio senza ritorno verso un pianeta lontano.“Caps lock” un’inattesa dolcissima sognante sorpresa: uno dei pezzi più rilassanti mai sentiti. Quasi quasi me la suono come ninna nanna la sera prima di addormentarmi.
“XXXO” è una hit pura
“Born Free”, inno rock proposto al David Letterman Show da una nessuna centomila MIA)
“Teqkilla” il suono dei Pokemon che fanno un coca party insieme a Marrazzo e a un gruppetto di trans defunte
La Lady Gaga del mondo alternativo (che mi odierebbe per una definizione del genere) o anche la nuova Missy Elliott (ma meno hip-hop e più magra) ha fatto un album di notevole figosità ai tratti al limite dell’allucinato. Anzi, diciamo pure che quel limite lo supera di una bella spanna. L’impero dell’ape MAYA è giunto al suo massimo splendore.
(voto 8 per adesso, ma è un disco che può crescere -o diminuire- molto con gli ascolti)Potete trovare il disco QUI
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