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L'apertura celestiale

Da Wising
L'apertura celestiale"Tu sai cos'è l'apertura celestiale?"  mi ha chiesto GF ieri sera a cena.
A me è venuta in mente subito una qualche overture sinfonica, non so perchè.
Probabilmente perchè apertura celestiale ha già in sè una musicalità solenne.
Ho poi pensato a qualcosa di mistico, mentre rincorrevo per il piatto le mie verdure al vapore, pietanza che di solito non favorisce la mia socievolezza, eloquio o empatia.
"Uuhmmm, no" ho risposto vaga, intristendomi su una carota (non so perchè ieri sera stessi mangiando così, non ho sempre il controllo di ciò che faccio).
"E' quel periodo di tempo in cui i bambini possono imparare o almeno organizzare tutte le lingue del mondo"
"E da grandi non ci riusciamo più?"
"No. solo da piccoli e per un periodo di tempo anche breve"
"Mah. Se è breve però i bambini di fatto non parlano. Non possiamo sapere se hanno imparato, no?"
"Boh, forse" GF aveva la febbre che forse è peggio delle verdure al vapore, forse.
Così sono andata a cerca qualche notizia.
E' curioso notare che cercando su Google apertura celestiale tra i primi risultati ci sono imprese di pomep funebri. Si prosegue poi con siti dedicati ai bambini indaco, a varie cose di per sè celestiali e a come si dice celestiale in inglese e spagnolo.
Ho trovato un solo link all'argomento che stavo cercando, mi portava dritta dritta su TED, sito che tanto mi piace in cui si fanno chiacchiere molto scientifiche su qualsiasi argomento.
Sì, anche sull'apertura celestiale.
GF aveva ragione: un tempo davvero breve.
I bambini da 0 a massimo 7 anni, secondo uno studio che stanno svolgendo negli US, sono dei geni, poi c'è un declino sistematico. Prima dell'anno, in particolare, sanno organizzare i suoni, capire le differenze tra una lingua e l'altra, comprendere, di fatto, cosa stiamo loro dicendo.
La ricerca si basa su diverse misurazioni e osservazioni e arriva a dire che i bambini piccoliin tutto il mondo sono cittadini del mondo; possono distinguere tutti i suoni di tutte le lingue, non importa quale paese stiamo testando e quale lingua stiamo usando. Questo è notevole perché voi ed io non ci riusciamo. Siamo uditori legati ad una cultura. Possiamo distinguere i suoni della nostra stessa lingua, ma non quelli delle lingue straniere. Nasce quindi la domanda: quando questi cittadini del mondo si trasformano in uditori legati ad una cultura? La risposta è: prima di compiere un anno.
Questo mi ha colpito molto.
Ma ancora di più mi ha colpito questo passaggio del discorso della scienziata Patricia Kuhl:
Ci siamo chiesti quale ruolo ha giocato l'essere umano in questo esercizio di apprendimento. Quindi abbiamo abbiamo preso un altro gruppo di bambini nel quale i bambini hanno avuto lo stesso dosaggio, le stesse 12 sessioni, ma attraverso un televisore e un altro gruppo di bambini che ha avuto solo un'esposizione audio e guardava un orsetto sullo schermo. Cosa abbiamo fatto ai loro cervelli? Quello che vedete sono i risultati del test audio -- nessun tipo di apprendimento -- e i risultati del video --nessun tipo di apprendimento. Ci vuole un essere umano per far si che i bambini facciano delle statistiche. La parte 'sociale' del cervello prende il controllo quando i bambini fanno le loro statistiche.
E' strabiliante, non trovate?
Soprattutto se consideriamo che siamo sempre più una società socialmedia, votata alle App per qualunque cosa. Solo attivando la parte sociale del cervello i bambini piccoli sanno organizzare e valutare ciò che apprendono. Parte che non si attiva guardando la TV o ascoltando e basta. E' quasi commovente.
Se vi interessa l'intera relazione, la trovate qui (e ve la consiglio)
Che ne pensate?

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