Negli alimenti sono poche le sostanze immediatamente utilizzabili dall'organismo; la maggior parte, per poter essere assimilare, devono essere scomposte da appositi enzimi. Questo processo è detto digestione e si realizza in diverse fasi all'interno dell’apparato digerente. Il termine “digestione” indica, infatti, la trasformazione e la scissione dei protidi, dei glucidi e dei lipidi nei loro costituenti elementari che, assieme all'acqua ai sali minerali e alle vitamine, vengono poi assorbiti a livello intestinale e finiscono nel sangue e nella linfa per essere trasportati alle diverse cellule dell’organismo. Queste trasformazioni e scissioni avvengono grazie a:
- processi fisici: masticazione, deglutizione, movimenti peristaltici.
- processi chimici: azione degli enzimi digestivi specifici.
Apparato digerente, realizzato da Lidia C, classe III EST
La bocca è il primo tratto dell’apparato digerente, comprende i denti che servono alla masticazione e la lingua necessaria per la degustazione e deglutizione; qui si verifica una prima digestione grazie alla ptialina, un enzima in grado di scindere gli amidi. I pezzetti di cibo sminuzzati, uniti alla saliva, prendono il nome di bolo: quest’ultimo, spinto dalla lingua, raggiunge la faringe. Contemporaneamente, l’epiglottide si abbassa per impedire che il cibo arrivi nelle vie respiratorie. Dalla faringe il bolo scende e arriva nell'esofago, un tubo lungo circa 25 cm che permette al cibo di raggiungere lo stomaco. Le due parti comunicano grazie al cardias, una valvola che impedisce il reflusso di sostanze gastriche nell’esofago. Lo stomaco si presenta come una vera e propria sacca delimitata dal cardias (superiormente) e dal piloro (inferiormente). La parete dello stomaco è dotata di muscolatura liscia e, grazie alle sue contrazioni, il bolo alimentare si rimescola con il succo gastrico dando così inizio alla digestione: in particolare le proteine vengono scisse dalla pepsina. Il succo gastrico viene prodotto dalle ghiandole gastriche, presenti nella mucosa gastrica che riveste internamente lo stomaco. La digestione nello stomaco dura in media 3 ore ed il bolo prende il nome di chimo. A questo punto, il chimo passa dal piloro e raggiunge l’intestino tenue, lungo circa 7 metri: in questo tratto si completa il processo digestivo grazie all'azione di tre diverse sostanze:- succo enterico, prodotto dall'intestino.
- succo pancreatico, prodotto dal pancreas
- bile, prodotta dal fegato
- Ghiandole salivari maggiori: 2 parotidi, 2 sotto-mandibolari, 2 sotto-linguali.
- Ghiandole salivari minori: più piccole e sparse un po’ in tutto il cavo orale.
Il fegato è la ghiandola più grossa dell’organismo, posta sotto il diaframma, a destra. Vengono svolte funzioni diverse e molto sofisticate, alcune delle quali legate al processo digestivo. Ricordiamo semplicemente alcune delle funzioni più importanti del fegato:
- Produzione della bile: liquido giallo – verde prodotto goccia a goccia e depositato nella cistifellea; da qui la bile viene riversata nel duodeno e permette l’emulsione dei grassi, li trasforma in minutissime goccioline.
- Metabolismo dei glucidi: immagazzina il glucosio in eccesso in forma di glicogeno, dal quale libera glucosio quando è necessario.
- Metabolismo dei lipidi : sintetizza il colesterolo.
- Metabolismo delle proteine: sintetizza le proteine plasmatiche.
- Deposito di vitamine e di ferro.
- Demolizione di composti tossici.
- Pancreas esocrino, implicato nel processo digestivo: produce, infatti, il succo pancreatico che contiene diversi enzimi digestivi, come la tripsina e la lipasi; tramite i dotti escretori il succo pancreatico viene riversato nel duodeno.
- Pancreas endocrino, implicato nella produzione ormonale: tra gli ormoni prodotti dal pancreas abbiamo l'insulina e il glucagone che regolano il tasso ematico di glucosio.
Ci vediamo domani con l'intero lavoro stampabile e scaricabile!
Tania Tanfoglio