Il Sentiero dell’Appeso è una strada che sembra non finire mai: fermi, bloccati, insofferenti, vorremmo proseguire rapidamente verso la nostra meta, ma ciò è, al momento, impossibile.
Su questo sentiero l’ansia è il nostro peggiore nemico, perché impedisce alla mente di operare con efficacia.
Riflettere, pensare, capire sono, infatti, le uniche attività che ci sono concesse in questa situazione.
Ora sembra di non procedere, ma una grande possibilità di evoluzione ci è offerta.
Anche se non si può andare avanti fisicamente, si aprono le porte del profondo e si può procedere sugli straordinari Sentieri Aurei dell’interiorità.
Forse questa sosta forzata era necessaria, forse avevamo dimenticato questa parte importante di noi stessi, distratti dalla Materia che ci circonda, forse c’era bisogno di solitudine, di accettazione, di perdono, di sacrificio per essere purificati.
Se il Sentiero sembra così interrompersi, riflettiamo sul concetto che niente avviene a caso, procedendo così verso una catarsi necessaria.
Quando avremo compreso, continueremo felici il nostro cammino.
Giovanni Pelosini