L'Aquila Me' Supporters' Trust, resoconto dell’assemblea pubblica svoltasi il 19 maggio

Creato il 23 maggio 2015 da Stefano Pagnozzi @StefPag82

Si riporta di seguito il resoconto dell’assemblea pubblica svoltasi il 19 maggio u.s. nell’Auditorium della sede dell'Associazione Provinciale dei Costruttori Edili. L’Assemblea era stata promossa dal Supporters’ Trust L’AQUILA ME’ ben prima che i recenti fatti di cronaca portassero all’arresto del responsabile dell’area tecnica de L’Aquila Calcio, Ercole Di Nicola, avvenuto proprio martedì mattina; le ultime novità, tuttavia, hanno inevitabilmente occupato una parte consistente della discussione. Rispetto a tali fatti, L’AQUILA ME’ auspica che si faccia al più presto piena luce sulla vicenda, nel rispetto della verità e della giustizia. Al tempo stesso, annuncia fin da ora che farà quanto in suo potere per difendere il buon nome della società L'Aquila Calcio 1927, infangato secondo quanto riportato nelle carte dell'inchiesta dai comportamenti individuali di uno dei suoi dirigenti, e per tutelare gli interessi e la passione di tutti i supporters rossoblù che indubbiamente costituiscono le prime vittime della vicenda giudiziaria in corso. L’Aquila Calcio è patrimonio innanzitutto dei propri tifosi, i quali la seguiranno ancora nella buona e nella cattiva sorte: per quanto tradita, la passione per i colori rossoblù continuerà a vivere più forte che mai, con buona pace degli sciacalli e degli avvoltoi subito pronti ad avventarsi sulla loro preda.----------------------------------------------------------------------------------Il giorno 19 del mese di maggio dell’anno 2015, presso l’Auditorium “Claudio Irti” posto all’interno della sede dell’Associazione Provinciale dei Costruttori Edili, sita in L’Aquila al numero 60 di viale Alcide De Gasperi, si è svolta l’assemblea pubblica promossa dal Supporters’ Trust L’AQUILA ME’ per affrontare le problematiche emerse nel corso della stagione sportiva 2014-2015 e discutere le prospettive future della società L’Aquila Calcio 1927.
L’incontro si è aperto alle ore 19,10.
Dopo un breve cenno di saluto da parte del vicepresidente dell’Associazione Paolo Rosati, il presidente Marco Mancini ha inaugurato la discussione dando subito la parola al presidente de L’Aquila Calcio 1927 Corrado Chiodi, che ha fatto il punto della situazione alla luce delle vicende giudiziarie che hanno interessato la Società sin dal mattino di quella stessa giornata, con l’arresto del responsabile dell’area tecnica Ercole Di Nicola.
Sono quindi intervenuti alcuni dei tifosi presenti, tra i quali Luca Silveri e il membro del Collegio Sindacale dell’Associazione Amerigo Angelini, i quali pur manifestando il proprio apprezzamento per la presenza all’Assemblea dei massimi vertici societari hanno rimproverato però l’eccessivo potere decisionale affidato nelle ultime stagioni al già citato Ercole Di Nicola e chiesto maggiori informazioni in merito ai provvedimenti adottati e/o adottandi da parte della Società.
In risposta a questi interventi ha preso la parola il vicepresidente Massimo Mancini, affermando che la dirigenza è sempre stata presente e vigile, per quanto nelle sue possibilità, e comunicando che la Società ha subito provveduto a sospendere dalle sue funzioni – da Statuto e secondo le previsioni del regolamento interno – il Responsabile dell’area tecnica.
È poi intervenuto il socio Feliciantonio Maurizi, esprimendo la sua personale profonda delusione per quanto accaduto, considerato che egli stesso dopo aver in passato consigliato pubblicamente al club rossoblù di sostituire Ercole Di Nicola era stato poi irretito con abilità da quest’ultimo, e invitando tutti a stringersi intorno alla Società almeno per quanto concerne questa vicenda giudiziaria.
A quel punto ha ripreso la parola il vicepresidente de L’Aquila Calcio 1927 Massimo Mancini, sottolineando il proprio forte dispiacere per quanto accaduto in giornata, illustrando a grandi linee il programma cui già stava lavorando la Società per la crescita della realtà calcistica aquilana, programma basato su una maggiore strutturazione del sodalizio rossoblù e sulla valorizzazione in campo dei giovani, e dichiarando che la Società a prescindere dall’inattesa vicenda giudiziaria stava comunque valutando se proseguire o meno il rapporto di collaborazione con il Responsabile dell’area tecnica.
Il socio Marco Tursini ha quindi chiesto garanzie sui provvedimenti adottati dalla dirigenza per tutelare il Club dall’inchiesta in corso, denominata “Dirty Soccer”, e in risposta il presidente Corrado Chiodi ha ribadito che la Società non risulta coinvolta dal punto di vista della giustizia ordinaria, per cui non ha titolo per accedere ora agli atti del procedimento, ma ovviamente si adopererà in ogni caso per farsi trovare pronta all’eventuale probabile processo sportivo; altre valutazioni, come la possibilità di costituirsi parte civile nell’eventuale processo penale, possibilità evocata in un suo intervento dal socio Alessandro Tettamanti, saranno nel prossimo periodo oggetto di discussione in seno alla compagine societaria. Il presidente Corrado Chiodi e il vicepresidente Massimo Mancini hanno lasciato l’Assemblea alle ore 20,04. A seguire è intervenuto il socio Enrico Cavalli, invitando tutti i presenti e per loro tramite tutti i tifosi rossoblù a far crescere il numero delle adesioni a L’AQUILA ME’, in modo che la tifoseria possa assicurarsi una presenza stabile all’interno della compagine societaria a garanzia di una maggiore trasparenza dell’operato della Società stessa e quindi anche come forma di maggior tutela rispetto a vicende simili a quella in cui si è all’improvviso ritrovata invischiata la ‘piazza’ aquilana.
Il dibattito si è incentrato poi sulle possibili penalizzazioni che potrebbero interessare la società L’Aquila Calcio 1927 in conseguenza della vicenda. Il presidente dell’Associazione Marco Mancini ha ribadito che al momento la Società deve tutelarsi dal punto di vista della giustizia sportiva, più che di quella ordinaria; raccogliendo le suggestioni derivanti dall’intervento prima ricordato del socio Enrico Cavalli, ha poi colto l’occasione per invitare i presenti a favorire l’ingresso nel Supporters’ Trust di nuove professionalità che mettendo a disposizione dell’Associazione le proprie competenze contribuiscano a creare le condizioni migliori per una sempre più efficace operatività del Trust, tanto più in vista dell’auspicabilmente vicino acquisto di una quota di partecipazione al capitale sociale della Società.
Rispostàtasi l’attenzione sull’inattesa dirompente vicenda giudiziaria lambente i colori rossoblù, sono seguiti un paio di interventi da parte dei soci Pierpaolo Angelini e Feliciantonio Maurizi e una rapida analisi delle eventuali sanzioni in cui potrebbe incorrere la Società: sono stati proiettati e pubblicamente consultati alcuni stralci del Codice di Giustizia Sportiva della F.I.G.C., disponibile sul sito Internet della Federazione stessa, e a grandi linee sono così state evidenziate le differenze in questi casi tra la possibilità che a una data società calcistica venga addebitata una responsabilità diretta e quella che venga riconosciuta una responsabilità oggettiva, che comporta solitamente una penalizzazione in classifica e -solo in casi estremamente gravi- la punizione della retrocessione.
In seguito è intervenuto il consigliere Luca Frontera che, invitando a non lasciar cadere nel vuoto l’appello del presidente Marco Mancini a un rafforzamento dell’Associazione sia mediante nuove adesioni e quindi nuovi apporti operativi sia attraverso la messa a disposizione delle proprie capacità e competenze da parte dei Soci già aderenti al Supporters’ Trust, ha evidenziato quanto ciò garantirebbe una crescente capacità operativa de L’AQUILA ME’: per sottolineare l’importanza di questa esigenza è stato citato il caso di SOSTENIAMOLANCONA, il supporters’ trust anconetano cui recentemente l’attuale presidente dell’U.S. Ancona 1905 ha dichiarato di voler lasciare in carico a partire dalla prossima stagione la gestione della società dorica, il quale nonostante un’esperienza già molto più consolidata di quella del trust aquilano dinanzi a detta proposta si è ovviamente dichiarato interessato e disponibile ma sta ben ponderando proprio in questi giorni ogni singolo aspetto legato all’eventuale accettazione della stessa.
A questa riflessione lo stesso Luca Frontera ha fatto seguire un invito a tutti i presenti, al di là dell’inevitabile preoccupazione scaturita dall’arresto del Responsabile dell’area tecnica de L’Aquila Calcio 1927, a cogliere comunque l’occasione dell’assemblea pubblica per evidenziare – come originariamente previsto – almeno le più importanti fra le cose che nel corso della stagione sportiva ormai agli sgoccioli non sono andate bene in casa rossoblù e le conseguenti proposte di cambiamento e miglioramento che L’AQUILA ME’ dovrebbe farsi carico di perorare in seno alla Società.
In quest’ottica è intervenuto nuovamente il presidente Marco Mancini, anticipando che nelle prossime settimane il Supporters’ Trust richiederà alla Società un incontro per discutere della programmazione della prossima stagione, nel corso del quale fra gli altri sarà sicuramente evidenziato il tema della campagna abbonamenti, le cui quote annuali così come il costo dei biglietti andranno necessariamente riveduti – che si cominci o meno la stagione 2015-2016 nel nuovo stadio sito in località Acquasanta – per tentare di avvicinare nuovamente i tifosi alla squadra dopo un periodo così burrascoso.
Richiesta la parola, il socio Pierpaolo Angelini ha quindi espresso la propria preoccupazione in merito alle recenti rescissioni contrattuali richieste da più di un giocatore de L’Aquila Calcio, lamentando a tal proposito una mancanza di chiarezza da parte di chi sarebbe preposto a farla.
Attraverso un confronto con il tifoso Claudio Alfonsetti e con il socio Amerigo Angelini è quindi emerso il problema della capacità di comunicazione esterna della Società: è stato ad esempio evidenziato che il sodalizio rossoblù solo grazie allo stand allestito da un suo sponsor ha in extremis provato a rimediare alla mancanza in occasione della grandiosa Adunata Nazionale degli Alpini svoltasi a L’Aquila sino al 17 maggio u.s. di un proprio spazio espositivo in cui vendere i prodotti ufficiali rossoblù, compresa la maglietta che la squadra ha indossato negli ultimi mesi e che era stata ideata proprio per celebrare lo svolgimento in città dell’Adunata; a questo proposito il vicepresidente Paolo Rosati è intervenuto dicendo di aver personalmente provato con buon anticipo a sollecitare in tal senso la Società, sollecitazione che però non è evidentemente riuscita a fare appieno breccia nella dirigenza de L’Aquila Calcio 1927.
Il socio Pierpaolo Angelini ha quindi lamentato anche lo scarso interessamento degli organi di informazione locali nei confronti della compagine sportiva e in particolare lo scarso attivismo in merito dei giornalisti che sarebbero deputati a seguire con costanza le quotidiane vicende rossoblù.
Proprio con una discussione su questo argomento l’Assemblea è dunque giunta a conclusione: unica giornalista presente nell’Auditorium sino al termine dell’incontro, Claudia Giannone ha voluto precisare la sua posizione personale, dal punto di vista professionale, nei confronti del sodalizio rossoblù, esponendo le difficoltà incontrate a più riprese nel corso della sua personale attività ed evidenziando come comunque non sia facile per nessun operatore dell’informazione che non viva esclusivamente della professione giornalistica poter seguire appieno come si vorrebbe l’attualità della squadra di calcio così come delle altre compagini sportive cittadine. A mo’ di chiosa, il socio Pierpaolo Angelini ha in ogni caso ritenuto opportuno ribadire che il suo discorso riguardava non certo questo o quel giornalista in particolare, ma più in generale l’atteggiamento medio dell’attuale classe giornalistica aquilana nei confronti delle attività sportive agonistiche praticate nel Capoluogo d’Abruzzo. 

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