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L’architetto degli architetti Mimar Sinan: quel genio visionario

Creato il 05 dicembre 2014 da Alessiamocci

L’architettura islamica, affascinante e sorprendente, rimane nella maggior parte dei casi un’opera anonima, nel senso che raramente si menziona il nome di chi ha edificato per esempio una moschea oppure semplicemente la si lega al nome del committente, che le tramanda il proprio nome.

Sono rari i casi in cui l’architetto o l’artista si sovrappone all’ombra di colui che ne ha ordinato il progetto, e il caso più significativo resta quello di Mimar Sinan, architetto capo, dell’impero Ottomano dal 1538 sino alla morte.

Sinan visse nel prolifico Cinquecento, dapprima ingegnere dell’esercito, riesce con la sua sorprendente maestria e abilità ingegneristica a divenire grande architetto dell’Impero Ottomano. Contemporaneo a Michelangelo, Raffaello e Leonardo, egli progettò ed edificò palazzi, moschee, hamam (bagni), porte, medrese (scuole), caravanserragli, tombe, ponti e acquedotti in tutto l’impero. È riuscito, grazie alla sua straordinaria tecnica artistica e ingegneristica innovativa, a distinguersi nel cosidetto periodo del Rinascimento. Istanbul, città a metà tra Europa e Asia, che ha sempre goduto dell’interesse e delle attenzioni del mondo intero, in particolare dopo che Mohammad “el fateh” ovverò il conquistatore la ricostruì, fu per l’appunto una delle tante culle di capolavori di arte islamica.

Ma ciò che attira maggiormente ad Istanbul è la parte dell’architettura islamica sia che si trovi nella parte asiatica o nella parte europea della città. Sinan, ha raggiunto l’apice della capacità architettonica in particolare nella costruzione delle cupole. Alcuni ritengono che per esempio le diffuse cupole islamiche grandi o piccole che siano, abbiano superato persino il periodo rinascimentale europeo. Ancora oggi si usa questo stile architettonico innovativo ai tempi e ancora originale oggi, nella costruzione delle attuali moschee.

L’architetto Sinan, che ha portato a maturazione le caratteristiche dell’architettura Ottomana, di cui è considerato un innovatore, è riuscito a compiere una perfetta sintesi tra le spedizioni militari, la cultura turca e l’architettura ottomana, apprendendole e divenendone un maestro. Gli edifici hanno adornato vari punti dell’Impero Ottomano non solo per il valore architettonico, ma anche per il loro valore estetico.

Così Mimar Sinan, quel visionario geniale, ha realizzato a Istanbul le opere più famose della magnifica architettura Ottomana, esaltando quel particolare periodo storico in cui l’impero Ottomano viveva il suo momento di maggiore splendore.

Ma la definizione di Architetto è insufficiente da sola a descrivere Sinan; è stato soprattutto un genio perché è riuscito a realizzare opere architettonicamente complesse e difficili da costruire in quel periodo; è un grande artista e ogni sua opera si caratterizza per l’estrema attenzione all’estetica; non ha mai rinunciato ad adornare tutto l’Impero Ottomano, da una parte all’altra, con le proprie opere, dimostrandosi un grande lavoratore; è, inoltre, un uomo di scienze perché non ha mai perso l’anima da ricercatore e il desiderio della scoperta. Grazie a queste caratteristiche e per le innovazioni che ha introdotto in campo artistico, è a lui che si deve la magnificenza dell’Impero Ottomano nel Rinascimento. Fu l’architetto degli architetti. Di fronte alle sue magnifiche opere è sempre rimasto umile.

Ha fatto studi sulla realizzazione antisismica delle costruzioni, sia passate che future, per le quali ancora oggi si cercano soluzioni. Ha dato importanza anche all’acustica dei palazzi e al sistema di aereazione.

Ogni angolo di Istanbul è così bello da essere rappresentato su cartoline e quadri; rappresenta un museo a cielo aperto e la maggior parte delle opere architettoniche presenti ad Istanbul sono di Sinan. L’architetto degli architetti ha voluto mettere la sua firma su questa città unica ed è per questo motivo che ha costruito le sue opere sulle colline circostanti. Istanbul è la città in cui ha realizzato i propri progetti innovativi, entrando così nella storia dell’architettura.

Istanbul, la capitale degli imperi …la città che dominò un continente …culla della civiltà …punto di incontro di culture, civiltà, continenti e come diceva Napoleone Bonaparte Se il mondo fosse un solo stato, la capitale sarebbe Istanbul”.

Opere più significative  

Nel 1536-37 costruì una moschea (Hüsrev Paşa Camii) ad Aleppo

Nel 1537 la favorita del sultano Roxelana (Haseki Hürrem) lo incaricò di edificare un külliye ad Istanbul

La moschea Şehzade (Şehzade Camii, 1543-48) ad Istanbul, dedicata da Solimano al figlio Mehmet dopo la morte (è prima moschea sultaniale)

La moschea di Solimano (Süleymaniye Camii, 1550-57) ad Istanbul, con a fianco le türbe (tombe) di Solimano (1566) e Roxelana (1558)

La Kara Ahmet Paşa Camii ad Istanbul (ca.1550-1565), commissionata dal Gran visir Kara Ahmet Pascià

La Rüstem Paşa Camii (1560-64), per il gran visir Rüstem Pascià, marito della figlia prediletta di Solimano, Mihrimah

La Mihrimah Camii (chiamata anche Mihrimah Sultan Camii) ad Istanbul (ca.1560-1565), costruita per la principessa Mihrimah

La Sokollu Mehmet Paşa Camii ad Istanbul (completata 1571-72). Sokollu Mehmet Pascià fu gran visir dal 1565 al 1579, per Solimano, Selim II e Murad III

Il Ponte Mehmed Paša Sokolović, a Višegrad, completato nel 1571

La moschea di Selim ad Edirne (Selimiye Camii, 1568-75), fatta costruire dal sultano Selim II. Sinān stesso ritenne questa moschea il suo capolavoro

La Atik Valide Camii ad Üsküdar (1570-79), per Nurbanu, sposa di Selim II e madre di Murad III

Rilevante opera di Sinān è anche uno dei più antichi bagni turchi di Istanbul, il Süleymaniye Hamam, che sorge nel complesso della moschea di Solimano. Edificato nel 1557, è tutt’oggi in funzione.

 

Written by Amani Salama

 

 


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