Nel 2006 lo studio vince infatti il concorso indetto da Galaxy LLC per ristrutturare e ricostruire un’area nel cuore della ex capitale imperiale. Si tratta di un edificio con una metratura complessiva di 23.500 mq, nel centro della città, a due passi dall’Ermitage e dalla Prospettiva Nevsky, all’interno del quale, oltre a ventimila metri quadri destinati a uffici, sono stati realizzati un Boutique Hotel di ventidue camere e Mansarda, un ristorante all’ultimo piano con spettacolare vista sulla cattedrale di Sant’ Isacco.
Ma non solo loro. Per la rinascita di San Pietroburgo dopo la fine dell’unione sovietica si sono susseguiti grandiosi progetti di architetti internazionali: da Norman Foster a Dominique Perrault (con l’ampliamento del Mariinsky Teatre). Nulla però è andato in porto e le idee sono rimaste progetti nel cassetto dei grandi studi.
Il Boutique Hotel ospita ventidue camere, una diversa dall’altra, arredate con elementi di design che riportano alla tradizione culturale di San Pietroburgo a cavallo del ‘900, spaziando dalla letteratura, alla musica, all’arte sino alla straordinaria stagione dei Ballets Russes di Djagilev e Nijinskij. Il ristorante Mansarda che verrà gestito da Ginza Project, i guru della ristorazione pietroburghese, è un suggestivo spazio interamente vetrato. Situato all’ultimo piano del complesso con una copertura a falde inclinate, si affaccia con una vista mozzafiato su tutta la città.
C’è molto di Italia anche nella costruzione dell’edificio, un vero e proprio lavoro di squadra tra aziende russe e italiane. Tra queste, Interpark per i parcheggi motorizzati, Stahlbau Pichler per le facciate, IGuzzini e Telmotor S.p.a. / TecnoDelta S.p.a. per l’illuminazione, Lualdi per porte e infissi, Marmi Due Ci per tutti i marmi dell’edificio, InteriorPlus per gli arredi fissi e mobili dell’albergo, Resstende per le tende, così come italiani sono tutti i materiali utilizzati.