L’archivio di stato di Torino.

Creato il 12 aprile 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

Se si volesse fare un salto nel passato del nostro territorio basterebbe recarsi in Piazza Castello 209 per visitare l’Archivio di Stato di Torino.

L’immensa struttura venne progettata dallo Juvarra intorno al 1730 per volere dei Savoia. In quel periodo Torino era diventata da poco capitale del regno di Sardegna e i reali sentirono ben presto la necessità di avere sottomano il loro Tesoro di carte che per tutta l’età medievale era stato conservato a Chambery, capitale della contea dei Savoia.

Era utile che le carte fossero riunite tutte in un medesimo luogo e che questo si trovasse nelle vicinanze del potere, così l’archivio venne creato proprio con uno scopo meramente amministrativo. Nel tempo però esso ha attirato l’interesse anche degli studiosi, trasformandolo così in un centro di ricerca. I documenti sono accessibili al pubblico sotto richiesta al personale addetto.

L’archivio nel tempo è diventato sempre più importante e ha continuato ad ampliarsi poiché ancora oggi continua a raccogliere i documenti degli enti periferici dello Stato nella provincia di Torino. Per questo motivo, intorno agli anni ‘80 del secolo scorso, si è deciso di ampliare l’edificio, annettendo parte del teatro Regio che negli anni ‘30 aveva preso fuoco. A causa proprio di questo incendio parte del teatro Regio rimase inutilizzata e si decise di usare questi ambienti a favore dell’Archivio di Stato.

L’edificio non accoglie solo documenti ma ospita anche la Scuola di archivistica, paleografia e diplomatica. Con l’obiettivo di formare archivisti di ottima qualità, la scuola offre un insegnamento totalmente gratuito e della durata di due anni, previo test d’ammissione.

Inoltre, fino al 30 aprile, è possibile visitare la mostra Il re e l’architetto, viaggio in una città perduta e ritrovata, che propone un viaggio virtuale nella Torino di fine Settecento, tra edifici progettati e mai realizzati o che sono andati perduti a causa di vari eventi.

Un mondo da scoprire ed esplorare, a pochi chilometri da casa nostra. Un salto nella storia e nel passato, alla ricerca delle nostre origini.

Articolo di Alessandra Coppo.


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