Un Cinegiornale Luce avrebbe probabilmente annunciato con queste parole, magari provando ad italianizzare anche google, l’accordo presentato questa mattina nella sede del Ministero dei Beni Culturali tra Istituto Luce Cinecittà e Google, accordo grazie al quale trentamila filmati del Luce saranno disponibili su un canale dedicato di youtube.
Questo risultato è stato reso possibile anche grazie al lavoro di catalogazione e descrizione del proprio patrimonio documentario che il Luce ha iniziato nel 1996 e che ha visto fin dall’inizio regesta tra i suoi artefici con le sue tecnologie e le sue risorse umane. Un lavoro lungo, molto apprezzato nel corso di questi anni.
Dall’immenso patrimonio audiovisivo, che il Luce ha in parte prodotto e in parte acquistato nel corso degli anni, sono state selezionate per youtube due testate, Giornale Luce e Settimana Incom.
In sostanza quarant’anni di storia italiana saranno ora visibili sulla piattaforma di condivisione video più utilizzata nel mondo.
Si tratta solo di parte di un patrimonio molto più ampio: 100.000 video tra cinegiornali, documentari e materiali di repertorio. Più circa 400.000 foto già digitalizzate e schedate su circa tre milioni possedute dall’archivio e che sono state messe online a partire dal 2001
La scelta delle testate selezionate per youtube copre gli anni che vanno dal 1928 al 1965. I primi cinegiornali girati dal Luce sono in realtà del 1927, ma i primi cinquanta sono andati smarriti. Il Luce ne produsse fino al 1945 seguendo e propagando tutta la parabola del regime fascista, fino alla sua caduta: l’ultimo cinegiornale è datato 31 marzo 1945, meno di un mese prima della liberazione del paese.
Meno di un anno dopo, il 15 febbraio 1946 usciva il primo cinegiornale prodotto dalla Incom.
Come ha detto Rodolfo Cipriani, presidente di Istituto Luce Cinecittà, l’intento ultimo dell’operazione è avvicinare quante più persone a questi materiali e quindi diffondere la conoscenza della storia d’Italia soprattutto tra i più giovani. D’altra parte le cifre parlano chiaro: in meno dieci giorni di presenza quasi clandestina su youtube, il canale è stato visitato da più di 400.000 utenti.
Il presidente di Google per l’Europa Meridionale e Orientale, il Medio Oriente e l’Africa Carlo d’Asaro Biondo ha affermato che google ha aderito a questo progetto con entusiasmo in quanto tra i suoi compiti c’è quello di fare di internet un mezzo di tutela e diffusione del patrimonio storico, artistico e culturale del paese, provando a rendere meno “americanocentrica” la storia sulla Rete.
In questo senso un’altra importante tappa potrebbe essere il prossimo anno l’inserimento dei Cinegiornali Luce nel registro Unesco “Memoria del mondo”, come richiesto dalla Commissione Italiana Unesco.
Ovviamente non siamo così ingenui da pensare che l’inserimento di trentamila cinegiornali su youtube sia sufficiente da solo ad innalzare il livello culturale di un paese. Può però senza dubbio rappresentare un primo passo. Stimolare curiosità nei giovani, spingendoli a visitare l’archivio del Luce, dove si possono vedere i filmati presenti su youtube storicamente contestualizzati e da dove è possibile accedere ad una serie di portali tematici pubblicati nel corso degli anni quali quelli della Camera e del Senato, e di archivi partner quali la Cineteca del Friuli, l’Archivio Quilici, l’Archivio di Albania e l’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico.