L’arcipelago kiribati ha il progetto di creare un isola artificiale per non venire sommerso.

Creato il 27 settembre 2011 da Madyur

Gli abitanti dell’Isola di Kiribati nell’Oceano Pacifico sono rassegnati. Da anni guardano l’oceano salire. Molti villaggi sono stati evacuati e l’arcipelago con i suoi 33 atolli rischia di essere la prima nazione a scomparire a causa dell’effetto serra. Due anni fa le acque hanno minacciato anche il palazzo presidenziale e il capo dello Stato Anote Tong è stato costretto a spostare la sede più a monte. Interi raccolti sono stati distrutti.

Tong, per salvare i suoi cittadini, ha deciso di andare a vivere in un’isola artificiale “Ho visto alcuni progetti , sembrano un po’ fantascientifici ma ogni idea deve essere presa in considerazione. Se stai per essere sommerso con la tua famiglia dall’acqua e ti offrono la possibilità di salire su una gigantesca piattaforma fluttuante tu cosa fai? Ci Sali? Io penso di sì”.

Due miliardi di dollari per salire su un atollo galleggiante con la possibilità di produrre da sola energia e acqua potabile. Un costo non proibitivo. Qualche giorno a Sud Tarawa, capitale di Kiribati, si è presentato il segretario generale dell’Onu Ban Ki Moon “Chi dice che il cambiamento climatico è una cosa di là da venire dovrebbe visitare questo posto . Così potrebbe toccare con mano che sta già lambendo i nostri piedi , letteralmente, a Kiribati e altrove”

Il presidente Tong chiede fondi alla comunità internazionale, perché aiuti nazioni in pericolo come Tuvali, le Seychelles, isole Marshall e altre. “Nonostante le promesse finora non abbiamo ricevuto molto , soprattutto dalle nazioni ricche . Il mondo deve fare qualcosa di concreto per ridurre le emissioni di carbonio perché noi non possiamo più adattarci”.

La Commissionaria europea al Clima Connie Hedegaard “Il cambiamento è già in atto e sta destabilizzando alcune aree del mondo”. L’Ue , ha sottolineato Hedegaard , ha già messo a disposizione 7 miliardi di euro per specifici progetti ambientali.

Le isole Kiribati non hanno territorio a sufficienza per ospitare riserve d’acqua. La maggioranza della popolazione non dispone di cisterne o altri metodi per immagazzinare l’acqua piovana. Di conseguenza può contare sulla falda acquifera, ma recentemente è stata compromessa da infiltrazione marine. La salvezza della nazione è l’isola tecno che ancora non c’è.


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