Un progetto molto grande e ambizioso che si dipana tra scultura e pittura…la nuova mostra di Fabio Cuman, intitolata L’armata della cenere è un’esposizione assolutamente originale e non convenzionale, che adornerà le sale della Galleria Artepassante (Milano) dal 2 al 31 Marzo 2015.
Il titolo dell’esposizione nasce dall’esigenza personale dell’artista di analizzare il contesto storico e sociale odierno, nel quale si susseguono guerre e atti di prevaricazione…
“L’armata nasce come una sorta di testimone verso quello che è la guerra, lo scontro e la situazione di conflitto…che non può essere evitato“.
Con queste parole Cuman spiega come la sua armata sia l’involucro della nostra storia, all’interno della quale, mediante un’analisi antropologica della società, si può prendere atto che gli accadimenti storici, politici e culturali che stiamo vivendo, si manifestano attraverso il conflitto.
Si tratta di una mostra itinerante di oltre una trenta opere, nella quale la predominante non è un periodo storico ben preciso, ma quanto più si tratta di un raggruppamento di più situazioni che partendo dalle radici della nostra storia, vanno a toccare diversi momenti: ci sono richiami a uomini celtici, antichi samurai e addirittura guerrieri del futuro.
Le opere dell’artista rappresentano l’unione ed il legame verso un unico punto nevralgico, verso quell’eden che sembra essere irraggiungibile, se non mediante scontri, guerre e conflitti.
Le sculture non hanno un titolo, ma sono disposte in maniera da formare “due schieramenti” ben distinti: l’attacco e la difesa.
I guerrieri di Cuman non hanno armi, ma bastoni, simboli e una composizione morfologica molto spigolosa, soprattutto per gli elementi che fanno parte dello schieramento dell’attacco. I dettagli sono estremamente taglienti ed affilati, ci sono spigoli vivi e le linee sono assolutamente acuminate.
Per quanto riguarda la difesa invece, le sculture sembrano indossare un “manto protettivo” che accarezza e protegge tutta la figura.
Ogni scultura è realizzata mediante il riutilizzo di bancali di recupero, un materiale che consente all’artista di avere una struttura povera ed elementare a cui dar vita.
Le opere pittoriche evidenziano come l’armata si sviluppi su tonalità prevalentemente scure e ombrose: toni della terra come il marrone, il nocciola o il nero sono i protagonisti delle opere ad olio su tela di Cuman, che rivelano un’altissima attenzione al dettaglio. Il primo lavoro che ha aperto il progetto, è l’autoritratto dell’artista, che partendo da destra si scompone verso il lato oscuro dell’armata.
Grande importanza è data alle luci, in quanto è proprio la ricerca delle luci a costituire l’elemento fondamentale di tutta la serie di opere su tela.
Per maggiori informazioni
http://www.arteselezione.com/cuman.html