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L’Armistizio o il ‘mercato delle vacche?’

Creato il 22 novembre 2010 da Lebarricate @gaetano_rizza

“Chi ha perso sta all’opposizione!” Così ha risposto Maroni all’apertura di Casini su un’eventuale entrata dell’Udc nel governo.
Ha ragione. Chi nelle elezioni politiche scorse aveva fatto campagna contro il centro destra, chi non ha perso occasione per criticare l’operato del centro destra, fino a ieri, ed anche fino ad oggi non può, di punto in bianco, entrare a far parte della maggioranza che governa, inventandosi un altro nome per questa operazione: governo dell’armistizio.
Abbiamo imparato a conoscere da anni Casini. Casini è quello che ha sempre un piede di qua e uno di là.
Entererebbe in un governo con chiunque, come lui, volesse raccogliere i cocci di una opposizione frantumata e sgangherata per potere finalmente sedersi nelle poltrone di chi governa.
Non ci farebbe piacere se il Pdl si facesse irretire dalla finta disponibilità dell’Udc che ha sempre toni di forte critica nei confronti del Pdl.
Meglio il cosiddetto “mercato delle vacche”, come spregevolmente è chiamato dalla sinistra e da futuro e libertà, tra l’altro non si capisce perchè mai quando qualcuno lascia il Pdl e va in qualche altro partito l’operazione non si chiama “mercato delle vacche”.
Meglio chi, nell’Udc o similia, facendosi un esame di coscienza, decide di non seguire la strategia del terzo polo e aiutare Berlusconi in questa crisi voluta e gustata dai finiani.
E se ciò non bastasse per ottenere la fiducia in parlamento, si torni a chiedere il voto agli Italiani, perchè non è possibile un’altra soluzione senza il Pdl e la Lega.
I governi degli armistizi e delle responsabilità nazionali vagheggiate dai sostenitori di Casini, Fini e Bersani per poter poggiare le loro terga sulle poltrone del comando, lasciamoli ai casinisti.
Ne facciamo volentieri a meno.

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