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L’ARTE DEL RECUPERO.LA FILIERA CORTA DEI RIFIUTI ATTRAVERSO LE MANI in mostra al Mercato Coperto di Perugia

Creato il 28 aprile 2014 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria
Michela Mariotti

Michela Mariotti

UMBRIA GRIDA TERRA MOSTRA MERCATO E DEGUSTAZIONI

2 – 3 – 4 Maggio nelle Sale del Mercato Coperto di Perugia, ingresso libero

Recuperare oggetti scartati o gettati per trasformarli in complementi d’arredo e decorazioni è il lavoro di Ermanno Buschi, di Deruta (PG).
Ermanno si è specializzato nella realizzazione di miniature che riproducono le facciate delle abitazioni contadine di un tempo. Tutti pezzi unici, decorati a mano e realizzati riciclando il legno di scarto utilizzato dai laboratori artigianali. La serie dei frontespizi delle abitazionicontadine è un esempio di come si possa raccontare la civiltà contadina in modo romantico e semplice, valorizzando al massimo le proprie capacità artistiche.

Fotografia di Michela Mariotti, in mostra fra le altre in una sala del Mercato coperto

Fotografia di Michela Mariotti, in mostra fra le altre in una sala del Mercato coperto

Le parole di Ermanno: “L’inizio è sempre un’idea, un progetto. Poi qualche pezzo, scarto di legno, di quelli che normalmente vanno nella stufa. Attrezzi non ne servono tanti… Un buon traforo, quello si… Poi quattro scalpelli, carta vetrata e tanta, tanta passione… e pazienza! Amore per il legno… Per le cose semplici; Per il lavoro, quello delle mani. Le mani, gli attrezzi migliori! Taglio ogni singolo pezzo, cercando di pensare quale materiale dovrà simulare quando sarà finito. Legno, muro, pietre, mattoni… Uno scalino consumato dal calpestio degli anni. Immagino i gesti di chi ha costruito quella porta; la fatica di chi ha alzato quel muro….è come se fossi lì. Ripeto quei gesti antichi, con altri materiali di diverse dimensioni. La stessa attenzione. Adesso sono lì in quella casa, in quella storia. Sono io che ho verniciato quel portone, che ho piantato quella pianta, che ho appeso quella cassetta per le lettere, comprato quel tappetino, riposato su quella panca”.

 



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