Sbarca su Steam l'attesissimo racing basato sulla "Soft-Body physics"
Nel poliedrico panorama dei racing game il filone coi riflettori puntati sulla spettacolarità degli incidenti ha sempre riscosso un discreto successo, benché i punti di riferimento, per molti, siano ancora oggi i "vetusti" Destruction Derby di Psygnosis e Flatout di Bugbear Entertainment, cui possiamo aggiungere con merito lo splendido Burnout Paradise di Criterion e il bistrattato Dirt Showdown targato Codemasters. Grazie alla spinta del mercato digitale e alla potenza hardware sempre maggiore, tuttavia, stiamo assistendo a un'interessantissima evoluzione per questo sottogenere, i cui principali protagonisti sono Wreckfest - ex "Next Car Game" e seguito spirituale di Flatout - e BeamNG.Drive, una produzione estremamente peculiare per il modello fisico adottato dagli sviluppatori. Anziché basarsi sulle dinamiche dei classici corpi rigidi infatti, il racing di BeamNG è plasmato sulla cosiddetta Soft-Body physics, ovvero quella che nei videogiochi viene solitamente utilizzata per riprodurre i movimenti realistici di vestiti e tendaggi quando sollecitati. Dopo un paio di anni di collaudo grazie a un'alpha a pagamento e a una demo tecnica gratuita, il titolo è recentemente sbarcato su Steam in Accesso Anticipato, dove resterà confinato per almeno altri dodici mesi, intervallo di tempo nel quale il team di sviluppo conta di raggiungere la fase beta, con l'introduzione di tutti i contenuti previsti nella versione definitiva.
twittalo! Incidenti "next-gen" grazie alla Soft-Body physics di BeamNG.Drive
Parco giochi
Il primo elemento da non trascurare, al momento, è che non siamo innanzi a un classico racing game con gare contro avversari e simili, ma a un sandbox dotato di tantissimo potenziale ancora inespresso; basti pensare che allo stadio attuale dello sviluppo su strada è presente (ufficialmente) la sola vettura controllata dal giocatore. Nella modalità Freeroam è possibile correre liberamente all'interno di una dozzina di ambientazioni, tra le quali troviamo la costa est degli Stati Uniti, un'arena da destruction derby, un cantiere portuale, un paio isole, il circuito Hirochi Raceway e la cima di una montagna, dalla quale ci si può lanciare per apprezzare al meglio l'accurata simulazione fisica.
Più interessante la modalità Scenario, con una trentina di sfide differenti che spaziano da semplici missioni assimilabili alle patenti di Gran Turismo a time trial con checkpoint di varia difficoltà, passando per rallycross, hillclimb, percorsi a ostacoli e tutta una serie di competizioni in grado di mettere alla frusta il sofisticato modello dinamico. In Off-Road Short Course, ad esempio, con un pick-up è necessario attraversare un impervio terreno roccioso, mentre in Large Jump, Big Air Vanster e Sky Curve (1&2) si è impegnati in veri e propri parchi giochi ove esibirsi in manovre spettacolari, che spesso culminano con la distruzione del proprio mezzo. Gli sviluppatori sperano di poter integrare nella versione definitiva del gioco almeno otto vetture contemporaneamente. Sebbene il numero possa apparire quasi ridicolo rispetto alle cinquantasei che Project CARS gestisce (su PC) sul circuito di Le Mans, la Soft-Body physics necessita di tantissima potenza hardware, e non tutti dispongono di un sistema di fascia alta per gestirla. Ciascun livello della modalità Scenario è pensato per essere affrontato con una specifica tipologia di veicolo, ma nulla vieta di selezionarne un altro per rendere la sfida ancor più divertente. Al momento vi sono una decina di mezzi differenti, tra i quali troviamo auto di varia categoria (compatta, berlina, station wagon, sportiva e fuoriserie), un paio di camion - con o senza rimorchio - e un furgone, ciascuno con le proprie specificità in termini di peso, velocità e tenuta. La natura sperimentale del progetto è palese anche nei minimalisti e un poco confusionari menù, che integrano tuttavia un interessante editor. Oltre al colore, per i veicoli è possibile scegliere varie motorizzazioni, la trazione e configurazioni estetiche, mentre per quanto concerne le ambientazioni si possono regolare l'intensità del vento, la nebbia, le nuvole, l'orario e finanche la gravità, con vari preset dedicati ai corpi celesti del Sistema Solare i cui effetti sono divertentissimi da vedere e testare (provate a passare dalla gravità zero a quella del sole). Non mancano un mod manager, la possibilità di intervenire sull'interfaccia e opzioni per modificare le mappe: siamo dunque innanzi a un vero e proprio sandbox in chiave racing, dove tutto è pensato per esaltare l'eccezionale modello fisico. Come specificato, attualmente si tratta di un prodotto incompleto, ma nella versione definitiva troveremo una campagna single player, inseguimenti con la polizia e la richiestissima modalità multiplayer, che verrà comunque introdotta solo in un secondo momento, dato che gli sviluppatori sono impegnati a snellire e ripulire dai bug le esigenti feature di base. BeamNG Drive - Trailer sul gameplayCrash Test
Il modello di guida di BeamNG.Drive è indubbiamente orientato alla simulazione, ma come notammo nel nostro precedente provato basato sulla tech preview, c'è ancora molto lavoro da fare sulla resa del comportamento degli pneumatici. Buona la risposta delle sospensioni e del corpo vettura alle asperità del terreno, benché la peculiare fisica adottata doni un'inusuale e troppo accentuata elasticità ai mezzi, in particolar modo ai camion, che vibrano anche alle basse velocità. Il titolo è giocabile col joypad e con la tastiera, ma i risultati migliori si ottengono naturalmente con un buon volante dotato di 900° di rotazione: purtroppo, al momento, col nostro Thrustmaster TX Ferrari 458 Italia Edition non si attiva il force feedback e si perde moltissimo nell'esperienza di guida. L'elemento più spettacolare del titolo, come specificato, sono le deformazioni che subiscono i veicoli grazie alla Soft-Body physics, concettualmente legata a "scheletri" composti da fasci e nodi che rispondono con estremo realismo alle sollecitazioni cui sono sottoposti. Il risultato è davvero sorprendente e non è un caso che modalità e opzioni incentivino la distruzione delle vetture. Al momento sono presenti diversi diversi bug dovuti alle compenetrazioni poligonali e alla rotazione delle ruote, mentre il motore continua magicamente a funzionare anche quando il veicolo è ridotto a un cumulo di lamiere, ma nel complesso il risultato - soprattutto quello visivo - lascia letteralmente a bocca aperta. La profondità del modello fisico ha un impatto sensibile sulle prestazioni, e la configurazione raccomandata richiede infatti un processore da sei core accompagnato da una performante Nvidia 780 GTX. Dal punto di vista squisitamente grafico il titolo non è sicuramente paragonabile ai racing più moderni, ma si difende piuttosto bene anche grazie al considerevole numero di opzioni grafiche avanzate, come HDR, light rays, qualità di shader e luci, filtro anisotropico, antialising, riflessi dinamici e altro ancora. Particolarmente interessanti le voci relative al Post FX Manager, dove si può intervenire su una serie di impostazioni avanzate legate al DoF (Depth of Field), all'HDR e all'occlusione ambientale. In attesa che BeamNG.Drive venga ampliato, raffinato e reso un videogioco a tutto tondo, se siete appassionati di tecnologia potete comunque dargli una possibilità; per una ventina di euro vi portate nel PC un eccezionale "simulatore di Crash Test" con del potenziale enorme. Vi basti sapere che alcuni modder hanno già realizzato e introdotto alcuni velivoli.
Requisiti di Sistema PC
- Configurazione di Prova
- Sistema operativo: Windows 8.1
- Processore: Intel Core i7-4790 3,60 GHz
- Memoria: 8 GB RAM
- Scheda Video: Msi Geforce GTX 980
- Requisiti Minimi
- Sistema operativo: Windows 7
- Processore: Desktop Intel i3
- Memoria: 4 GB RAM
- Scheda video: GTX 550 TI
- Requisiti Consigliati
- Sistema operativo: Windows 8 64 Bit
- Processore: Intel i5/i7 o AMD di fascia alta con sei Core
- Memoria: 8 GB RAM
- Scheda video: GTX 780