Purtroppo, una tale idilliaca condizione è sempre più rara per chi lavora a tempo pieno e ha poche ore libere da dedicare alla lettura, che spesso finisce confinata a quella mezz’oretta sotto le coperte prima che il sonno dia il colpo di grazia a una giornata impegnativa.
Come si può dunque rimediare a questa cronica mancanza di tempo senza rinunciare ai libri? Si legge nei ritagli di tempo e si diventa un po’ creativi.
1. Leggere sui mezzi pubblici
I mezzi pubblici (metropolitana, treno, tram e, se siete fortunati e non soffrite di chinetosi anche gli autobus) sono uno dei luoghi classici della lettura rubata, tant'è che esistono racconti appositamente suddivisi in fermate, come ad esempio quelli pubblicati in occasione della manifestazione Subway-letteratura che si possono trovare nelle metropolitane di alcune città italiane. Il treno, soprattutto quando si viagga a lungo e si dispone di un comodo sedile, è senz'altro il migliore dei mezzi pubblici per leggere, meglio se si riesce a isolarsi acusticamente da eventuali disturbatori rumorosi presenti nelle vicinanze.
Si può però leggere anche durante tragitti più brevi e stando in piedi, come sulla metropolitana (o sul tram). Ciò, però, non autorizza ad appoggiare il libro sulla testa di un malcapitato passeggero di statura più bassa (sì, tizio che l’altra mattina pretendeva di leggere The Dome in edizione cartonata all'ora di punta, dico a te). Utilizzare un eReader (o un tablet, per chi sopporta di leggere su schermo retroilluminato) può essere di grande aiuto quando si sta pigiati come sardine o quando il libro supera le 500 pagine, anche se questo diminuisce la soddisfazione altrui di sbirciare cosa leggono i propri vicini e, magari, di raccontarlo in un blog come Libri in metro.
2. Leggere durante gli spostamenti con altri mezzi
Tanto più che sul web se ne trovano anche di gratuiti: RAI Radio3 mette a disposizione per il download i podcast della propria trasmissione Ad alta voce e anche su LiberLiber si possono trovare una cinquantina di registrazioni, per lo più di classici.
C’è anche chi legge camminando, un’operazione che richiede un po’ di coordinazione, sprezzo del pericolo e molta pazienza per le continue interruzioni.
Un po’ troppo avventuroso? Forse no, stando a questa breve guida al readwalking (in inglese).
E voi?
Riuscite a leggere durante gli spostamenti?
Articolo di MorwenThe photo is © 2012 vonderauvisuals used under a Creative Commons Attribution license