Quello di Roberto Cappucci a Brescia è un incontro tra l'altamoda e l'antico. La cornice è lo splendido monastero di Santa Giulia, dove, in un percorso sorprendente, le sculture in tessuto del grande couturier si fondono e si compenetrano con il mondo antico dell'ambiente circostante. 31 sono i magnifici abiti che spiccano tra le sezioni dell'età Romana, Alto Medioevale, presso le Domus dell' Ortaglia, nella Basilica di San Salvatore, nel Coro delle monache. Sono abiti monumentali, dei veri capolavori, realizzati con tessuti preziosi : taffetas, crepe, mikado, organza, georgette e velluti. Di forme e modelli importantissimi, hanno motivi drappeggiati che rievocano i pepli, grandissime ali dall'effetto leggerissimo, ma nel contempo imponentissimo, farfalle e foglie che riportano a una natura ricchissima, hanno intarsi in oro e in argento che ricordano i mosaici bizantini e decorazioni preziose in metallo dorato .Dall'abito dedicato alla Callas con oltre 10 metri di coda, creato nel 1986 per uno spettacolo all'Arena di Verona, agli abiti-capitelli e gli abiti-colonna, per finire con il vestito clou, quello realizzato con 25 metri di georgette di seta e 17 di mikado in tre tonalita di verde, una mauve ed una bronzo, costruito in onore della mitica statua del I sec d.c, che riproduce una divinità femminile, simbolo del museo e della città di Brescia : la Vittoria Alata. Il messaggio che si evince è ben chiaro : la bellezza nella sua totalità e magnificenza non conosce divergenze e spaccature, è per tutti, esperti, appassionati o semplici visitatori.
Lolli