Lasciando da parte le considerazioni inerenti al valore del film, allo stato del cinema italiano contemporaneo, a blablabla, il film offre lo spunto per una top 10 assolutamente arbitraria di film che hanno come protagonista principale l’arte o chi per lei (rigorosamente in ordine sparso).
ARCA RUSSA (2002) di Aleksandr Sokurov
96 minuti di piano sequenza all’interno del Palazzo d’Inverno di San Pietroburgo a.k.a. il museo dell’Ermitage. Un assoluto capolavoro.
BASQUIAT (1996) di Julian Schnabel
Dei tanti biopic sugli artisti probabilmente questo è uno dei meglio riusciti (più di Pollock di sicuro). E poi c’è David Bowie che fa Andy Warhol!
CARAVAGGIO (1986) di Derek Jarman
Ben prima che il Nostro diventasse l’artista sfonda-botteghino che (purtroppo) tutti noi conosciamo, questo strambo regista inglese fece un ancor più strambo film su Caravaggio. Diciamo un ritratto “fuori dalle righe” (forse addirittura collocato fuori dall’universo euclideo).
I MISTERI DEL GIARDINO DI COMPTON HOUSE (1982) di Peter Greenaway
«Il cinema è un’arte troppo importante per lasciarla ai narratori di storie» diceva Greenaway. Tutti i suoi film, veri e propri quadri in movimento, rientrerebbero a pieno titolo in una classifica simile. Questo racconta la storia di Neville, pittore paesaggista nonché gigolò per caso.
FUR – UN RITRATTO IMMAGINARIO DI DIANE ARBUS (2006) di Steven Shainberg
Un film imperfetto ma poetico, dal fascino sottile, che offre una (im)possibile teoria di come Diane Arbus sia diventata la più celebre fotografa di freaks del Novecento.
IL MIO PIEDE SINISTRO (1989) di Jim Sheridan
Storia di Christy Brown, ragazzo quasi del tutto paralizzato ad eccezione della gamba sinistra e divenuto famoso come pittore e scrittore. Daniel Day Lewis in una delle sue più belle e toccanti performance mimetiche.
CAMILLE CLAUDEL (1988) di Bruno Nuytten
Prima di Frida venne lei. E una splendida Isabelle Adjani. Nei panni di Rodin, suo amante, un ancor magro e dignitoso Gerard Dépardieu.
I COLORI DELLA PASSIONE (2011) di Lech Majewski
Dalla tavola allo schermo, letteralmente. Il film traspone La salita al calvario di Bruegel (1564), e tutto l’universo che ci sta dietro. Un’incredibile esperienza estetica.
ANDREI RUBLEV (1969) di Andrei Tarkovsky
Film monumento e monumentale, forse l’unico che sappia parlare davvero dell’Arte con la A maiuscola. Rublev è un pittore di icone del Quattrocento, sullo sfondo di una Russia epica.LOVE IS THE DEVIL (1998) di John Maybury
Ricostruzione dell’amore tra Francis Bacon e il ladruncolo George Dyer, crudele, deformante, e masochista come l’arte stessa di Bacon. Cast eccezionale, che annovera un perfetto Derek Jacobi, Daniel Craig (sì, proprio 007), Tilda Swinson.