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L’arte polimorfica e preziosa di Dafne Pasqualotto

Creato il 25 maggio 2015 da Wsf

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Benvenuta su Words Social Forum Dafne

D: Grazie mille di avermi invitata!

“Quando e com’é incominciata la tua carriera come creatrice di gioielli?”

E’ stata una scelta. Non troppo ragionata, ma consapevole. Avevo appena terminato gli studi di architettura, e la mia prima commissione fu la ristrutturazione di una gioielleria. L’empatia che si creò sul cantiere mi valse una proposta strana. La proprietaria , sodisfatta del lavoro, mi buttò lì l’idea di affidarmi il suo nuovo punto vendita. Folgorata dall’idea di imparare qualcosa di nuovo mi ci sono buttata a capofitto. Non so, sono sempre stata famelicamente curiosa! Così ,contestualmente al lavoro e alle richieste dei clienti, mi sono diplomata all’accademia orafa.

“La creazione di un gioiello ha due componenti fondamentali, il talento manuale dell’artista e la fantasia in un misto di scientificità e arte, ma come nasce tecnicamente un tuo lavoro?” 

Hai perfettamente ragione. La realizzazione di un gioiello è un’alchimia che non manca di affascinarmi ogni giorno. E’ una continua ricerca data dall’esigenza di sperimentare. Non mancano le frustrazioni ovviamente! Ma la gioia del risultato ripaga sempre!
Io lavoro molto a cera persa. Il mio primo amore. Significa modellare un pezzo completamente in cera, farne un calco, sciogliere la cera e al suo posto colare il metallo. in questo modo si ottiene un positivo, unico perché la cera è andata perduta. Poi si rifinisce il gioiello. Quest’operazione ha un che di catartico. Non voglio sembrare troppo aulica, ma di fatto la sensazione che se ne ricava in piccolo è l’affascinante transizione tra vita e morte, con buona pace dei sensi! Che è ciò che dovrebbe essere ogni mestiere a parer mio. Uno strumento per avvicinarci a comprendere la vita. Basta scegliere la propria prospettiva.

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“Qual é l’idea iniziale della creazione e quali storie può veicolare un gioiello?”

Mi lascio guidare dai particolari. Mi innamoro dei dettagli. Quando devo realizzare un gioiello su commissione tendo a cogliere le sfumature veicolate spesso inconsapevolmente dalle persone. Ti faccio un esempio pratico altrimenti suona esoterico! Spesso viene qualcuno che desidera sottolineare un evento o un’emozione con un gioiello, ma non sapendo cosa, mi chiede un’idea. Succede che nel momento stesso in cui dichiara di non avere nessun appiglio, la sua gestualità dice il contrario. Si sfiora i capelli…uhm…orecchini? si preme una mano sul petto: un bel pendente. O tormenta un particolare dito della mano, ed ecco l’anello!

Si tratta di osservare senza giudizio, con un’apertura totale, chi ti è di fronte e ha scelto te. E’ bellissimo. Mi è capitato di racchiudere storie meravigliose dentro un piccolo oggetto. Storie che ancora mi commuovono. Ma che porterò con me nella tomba ovviamente!

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“Come definiresti una tua creazione?”

L’ interpretazione di un momento. Tutto si consuma e si trasforma. e non c’è nulla di eterno a parte il mistero.

“Quali materiali utilizzi per la creazione dei tuoi lavori?”

Come dicevo prima uso tantissimo la cera. Ma lavoro anche tanto a banchetto. I metalli mi piacciono tutti. Lavoro principalmente l’oro, l’argento e il bronzo. Amo le pietre tutte. Dalle preziose alle più umili. Ho una collezione vastissima e sono fiera come una madre quando trovano una nuova casa. La differenza è che se incontrano la persona giusta le lascio andare senza rimpianti! E’ più facile!

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“Orecchini, bracciali, ciondoli. Dove trai ispirazioni per le tue opere?”

Dipende. spesso è la forma che fa la funzione. Per le commissioni è l’esigenza che detta le regole e plasma il disegno. Se sono libera mi lascio guidare dall’istinto, ma ho decisamente una predilizione per gli anelli.

“Quanto è difficile essere liberi professionisti nell’Italia di oggi?”

E’ doloroso. Vivo in un paese che ignora deliberatamente la mia esistenza. Non parlo di me Dafne ovviamente, ma di ‘io artigiano’, ‘ io voce’. E’ inevitabilmente demoralizzante. E sei costantemente combattuto tra il desiderio di evasione e una sorta di sindrome di stoccolma. Come fai a non amare l’italia? e come fai a non sentirtene ostaggio?

Mi salva l’aver scelto di lavorare in un paese come Orbetello. Un paese piccolo dove tra i pro e i contro non manca l’appagante sentimento di far parte di una comunità. come si dice…la speranza è l’ultima a morire no?!

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“L’arte classica ha influito nel tuo modo di creare e quanto la modernità dei trend influisce sulla tua produzione artistica?”

Non voglio fare la voce fuori dal coro a tutti i costi. Certo è che dei trend non me me frega niente. Li subisco! come tutti. Non con accezione negativa, ma come dato di fatto. Mi è capitato di leggere un saggio di Simmel sulla moda. Lo consiglio vivamente. Sono passati tanti anni e la mia memoria relativa non mi consente di fare sagge citazioni, ma ti posso dire grossolanamente cosa ne ho dedotto. La moda, lei sì, ha memoria. E’ un linguaggio. Comunicazione che si esprime in molteplici forme e canali. Per cui non leggere riviste o ignorare la televisione non mi esime dall’esperirla con tutti i sensi. L’arte, classica moderna o contemporanea, quella è un’altra cosa. E’ ovunque, è un anelito continuo al bello. E’ maestra indiscussa.

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“Dal 2012 partecipi a F-Utili gioielli per Emergency, come nasce e si sviluppa questa collaborazione?”  

Ho conosciuto Federico Vianello, mente e anima di F-utili, mentre ampliavo gli studi in un laboratorio orafo a Firenze. Come tanti altri non ho avuto dubbi a contribuire nel mio piccolo a questo progetto pieno di generosa speranza. Una selezione di gioielli a tema comune costituiscono una collezione ospitata da locations (cavolo passami questa parola o suggeriscimi un’alternativa perchè non mi viene!…vedi? maledetti trend! ahahah!) insomma luoghi davvero suggestivi, al termine della quale viene battuta un’asta, i cui proventi vanno a progetti concreti per Emergency. Fico insomma! Pensa che ho conosciuto proprio così alcune delle mie clienti! vabè. sto divagando…

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“Puoi anticiparci qualcosa dei tuoi futuri progetti?”

viaggio al centro della terra a parte, sto preparando una mostra sul tema del mare. Amo l’attività subacquea, ricca di ispirazioni ed emozioni che poi vanno canalizzate. Sarà una collaborazione con Stefano Cardoselli. Artista incredibile e prolifico il cui lavoro esercita un fascino estremo in chiunque abbia la fortuna di conoscerlo. Io non faccio eccezione. Mi sono innamorata perdutamente delle sue visioni e proprio come nel mare mi sono lasciata condurre dal contagioso desiderio di esplorare e sperimentare. Sarà questo. una mostra sull’immaginifico profondo mare.

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Grazie Dafne web site: http://www.dafnepasqualotto.com/

Instagram: https://instagram.com/dafnelab/

Contact: [email protected]

Christian Humouda


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