Questo è un quadro che se lo poteste vedere direste "ma che caspita è?", "Ma era fumato il pittore?" - effettivamente un cerino nella tela c'è disegnato.
Il quadro mostra la tipica conseguenza di una sbirciata extraconiugale alla scollatura di una donzella profumiera.
Ma siccome lei le vuole bene, ha messo in un pacco quanto basta per non farlo sembrare un barbone: pettine, pennello da barba, sapone e poi gli ha detto, caro, va scupati u mari. Sua moglie lo deve avere incocciato e l'ha sbattuto fuori di casa attipo succi, a colpi di mocio bagnato!Curò, ti misi pure il sapone, che dal feto che fai normalmente infetti una casa. Non lo capiva che doveva mettersi sotto le ascelle il WC NET che a ogni sudata rinfresca la pelatura.Lui – ha dichiarato la moglie in una intervista a Vogue Curnuta sì ma bastonata mai -, era convinto che fumando la pipa coprisse i cattivi odori. Torniamo all’arte pittorica: unnè 'ghiè disegna nuvole e nuvolette, tipico autobiografismo di chi porta la testa nt'allaria! Secondo me avrà chiamato la donzella della scollatura per parlare di "cul-tura" e per farle un ritratto, magari anche nuda. Forse per questo la signora ha riposto pure un pettine, grande sconosciuto nella toilette del pittore. Lui poverino si sarà ritrovato di sera in mezzo la strada con ‘sto pacco e la tela bianca che sua moglie non è riuscita a tirargli in testa...e che doveva fare? È andato in albergo. Insomma, la pittura non sempre garantisce il rimorchio. Lei avrà tardato, e lui nell'attesa ha bevuto un bicchiere di vino, alternato a un panino, ancora mezzo bicchiere di vino... sbirciatina ossessivo-compulsiva fuori dalla finestra, spuntatina ai peli del naso... e intanto il tempo passa.
Sara Baiamonte