Prosegue la mia serie di interviste ad artisti sardi per festeggiare i cinque anni da blogger e l’imminente arrivo del milionesimo visitatore di Musicamore.
L’artista di oggi è, oltre che una brava insegnante di danza, anche un’ottima manager ed organizzatrice di eventi. Insomma un doppio talento. E’ importante sapere che nel mondo dello spettacolo il buon manager è determinante per il successo di un artista.
Benedetta Bucceri ha sempre avuto una grande passione per la danza e la ginnastica artistica, fin da piccola, ma una serie di eventi non le hanno permesso di entrare in questo mondo prima dei 25 anni.
Benedetta, perchè hai atteso tanto?
Purtroppo sin dalla più tenera età avevo un problema alle ginocchia. Avevo un’ossatura debole che mi impediva di praticare qualunque tipo di attività sportiva. Soltanto a 25 anni, quando il mio fisico si è consolidato, ho potuto finalmente realizzare il mio sogno.
Ma la danza non è stato l’inizio.
No, infatti il primo approccio l’ho avuto con la ginnastica artistica; la mia insegnante di allora, vedendomi in azione, mi disse subito che ero particolarmente dotata per questo genere di attività motoria.
Ma poi come è avvenuto il passaggio alla danza?
Ho conosciuto il ballerino Roberto Magnabosco (v. intervista), ad una gara di ballo e grazie a lui ho mosso i primi passi nel mondo dello spettacolo.
All’epoca però avevi già un lavoro, come conciliavi le due cose?
Fin dall’età di 16 anni ho lavorato intensamente per rendermi economicamente indipendente dalla mia famiglia e devo dire d’essere stata anche fortunata. Grazie a mio padre ho ottenuto un posto come commessa alla Rinascente, ero la più giovane tant’è che sono stata anche premiata per questo, con tanto di articolo personale sul quotidiano Unione Sarda. La sera quando smontavo, anche se stanchissima, correvo alle lezioni di danza perchè era la cosa più importante per me. Non vedevo l’ora. Solo per dirtene una, mettevo una grande passione nell’allestire le grandi vetrine e mentre facevo questo ballavo, e la gente si fermava a guardarmi. In qualche modo sono state le mie prime esibizioni in pubblico anche se, per il problema di cui ho parlato in precedenza, non avrei potuto.
Poi l’incontro col grande ballerino cagliaritano.
Ebbene si, un’incontro che è sfociato anche in una grande storia sentimentale durata 15 anni.
Ho intrapreso gli studi della danza seriamente nella scuola di Assunta Pittaluga dove Roberto, fra una tournée e l’altra si manteneva in allenamento e impartiva qualche lezione, contemporaneamente seguivo i corsi di rock acrobatico e latino americano dove mi divertivo tantissimo.
Hai avuto modo di conoscere altri grandi maestri?
Si, proprio in questa scuola grazie ad Assunta, mi sono potuta perfezionare con grandi nomi della danza contemporanea come Alain Astié per quanto riguardava la sbarra a terra, e col grande René Maire proveniente dalla Sorbona e trasferitosi a Cagliari nel 1973 in una sua scuola dove ho fatto un percorso specifico dedicato allo sviluppo muscolo scheletrico del bambino.
Ma quando è iniziata la tua attività di manager?
Inizialmente mi sono improvvisata manager di Roberto per proteggerlo (o difenderlo?) dalle tante persone che volevano ” usarlo”, poi , visto il successo, ho continuato per gli interessi di entrambi.
So che anche tu, come Roberto, sei stata parte integrante di alcuni spettacoli con Minnie Minoprio.
Si, lei è molto brava aldilà dalla sua immagine primordiale di soubrette televisiva un po’ svampita. E’ un’ ottima interprete di jazz .
Ma un po’ le somigliavi.
E’ vero, anche lei, approfittando di questa mia somiglianza mi volle, scherzosamente, come controfigura per sfuggire alla folla dei suoi fans.
Quand’è che ti sei dedicata all’insegnamento?
Quando con Roberto Magnabosco abbiamo preso la decisione di aprire una scuola tutta nostra a Pirri
All’inizio degli anni ‘80 c’è stato il boom dell‘aerobica e quindi grande richiesta. Avevamo i corsi strapieni di allievi. Allora ho sentito l’esigenza di specializzarmi. Mi sono quindi iscritta e diplomata alla scuola speciale di Aerobica tenuta dalla pioniera Lara Saint Paul, ho preso un diploma di danza classica e moderna e poi in latino americano con Tamara Tinti specializzata all‘Accademia di danza di Londra la Semly Dance Studio. Bisognava essere sempre aggiornati con le richieste degli allievi!
Ma il tuo lavoro di commessa?
Con tutti questi impegni ho dovuto trovare il coraggio di abbandonare il posto fisso. Ormai ero entrata a pieno titolo nel mondo della danza: spettacoli, insegnamento, attività manageriali e corsi mi occupavano a tempo pieno. Non ho mai smesso le specializzazioni e le esperienze fra le più varie.
E naturalmente non ti sei fermata qui.No, dopo aver ancora frequentato corsi di perfezionamento con Richard Baranoski del teatro di Kirov e Adrian Caracas dell’Opera di Bucarest , ho partecipato a tanti spettacoli in giro per la Sardegna in vari teatri sia come interprete che come coreografa, ho lavorato come direttrice artistica in grandi Villaggi turistici in Costa Smeralda, Arzachena, Capo d’Orso e Castiadas e come docente al Pertini di Cagliari per un corso di formazione turistica nonché in varie scuole per il recupero dei bambini con difficoltà a relazionarsi nei rapporti sociali.
Io ti ho conosciuto in azione qualche mese fa, durante un saggio della scuola dove insegni, con diverse classi di piccole danzatrici. Quali soddisfazioni ti danno le nuove leve?
Tantissime. Mi sono dedicata insieme a Roberto anche all’insegnamento di bambini con disabilità douwn che mi hanno dato grande soddisfazione con risultati sorprendenti .
Per tutti coloro che desiderano conoscerti e frequentare i tuoi corsi, quale è la tua sede attuale?
Insieme a Roberto Magnobosco tengo dei corsi di danza di vario genere per bambini ed adulti nella scuola Scuola Danza Budokan-Arabesque in via Argentiera 28 a Cagliari.
Riprenderemo a settembre.
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