L’imperatore impotente
si ottunde a scrivere
poemi in un giardino
e intanto i suoi eserciti
uccidono e bruciano. Ma noi,
in povertà senza amore,
serbiamo qualche intesa
con quella verità che è la tristezza
dell’uomo: diciamo
i tardi fiori, intoccati
dagli insetti e in attesa
solo del gelo.
WILLIAM CARLOS WILLIAMS
da “Il fiore è il nostro segno”
traduzione di Cristina Campo ( Libri Scheiwiller )