L’aspirina per frenare ira e rabbia

Creato il 08 gennaio 2014 da Laricercascientifica

Un collegamento c’è e riguarda l’ipotesi che in caso di un attacco d’ira, l’organismo deve rispondere per frenare una reazione infiammatoria indotta dal particolare momento di cattivo umore.

La reazione infiammatoria è legata alla produzione di citochine, delle molecole proteiche secrete in risposta ad un particolare stimolo, ed in grado di modificare il comportamento anche delle cellule vicine. Secondo i ricercatori, però, una volta terminato il momento di rabbia, può accadere che le citochine rimangano ancora in circolo nel sangue, cronicizzando la situazione. Per verificare una simile ipotesi i ricercatori hanno analizzato i casi di 70 soggetti affetti da Ied o sindrome del Disturbo Esplosivo Intermittente (Intermittent Explosive Disorder). Dall’analisi condotta dai ricercatori della Chicago University e pubblicata su Jama Psychiatry è emerso come i pazienti affetti da Ied presentavano, di fatto, livelli più alti di citochine nel sangue. Per mettere un freno alla situazione, quindi, l’aspirina è l’antidoto necessario che può ridurre lo stato d’infiammazione nell’organismo e curare, allo stesso tempo, gli eccessi d’ira.

  • Ricerca di: Chicago University
  • Pubblicata su: Jama Psychiatry
  • Conclusione: La condizione di aggressività può dipendere dai valori di citochine nel sangue

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