L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford

Creato il 10 maggio 2013 da Ildormiglione @ildormiglione

Può un noto criminale, rapinatore e assassino, diventare un eroe popolare e abbattere le barriere del tempo divenendo una vera e propria leggenda? Si, se si parla di Jesse James, fuorilegge nell’America post guerra di secessione, divenuto un’icona per gli abitanti del Sud che in lui riuscivano a vedere una speranza di rivalsa verso gli odiati nemici del Nord. “L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford” di Andrew Dominik, non parla dell’intera vita del fuorilegge, ma ricalca soprattutto il suo rapporto con l’amico/nemico Robert Ford, rifacendosi all’omonimo romanzo di Ron Hansen. Jesse James, assieme ai suoi fratelli, compie scorribande notturne per rapinare treni, ed è in una di queste che conosce i fratelli Ford, Charlie, interpretato dall’eclettico Sam Rockwell, e soprattutto Robert, rinato nell’ interpretazione valsa la candidatura all’Oscar di Casey Affleck, che per “‘l’eroe” del sud nutre un’ammirazione fuori dal comune. Ed è su questo gioco di costruzione e distruzione dei propri miti, di pura sottomissione e tentativi disperati di rivalsa, che si incentra un rapporto profondo che sembra assomigliare a quello di Gesù di Nazareth con Giuda Iscariota. Il titolo infatti non lascia scampo ad interpretazioni o ad un finale thrilleristico, perchè sin da subito si mette in guardia lo spettatore: non affezionatevi a Jesse James, uno statuario Brad Pitt, perchè alla fine morirà e non ci sono colpi di scena o resurrezioni, e non fatevi intenerire troppo dal giovane viso pulito di Robert Ford, perchè altro non è che un codardo assassino, un Giuda. In fondo non tutti conoscono quel pezzo di storia americana , eppure si preferisce lasciare il titolo originale, che è una sorta di spoiler per gli amanti dei finali ad effetto, perchè in fondo “non è la destinazione che conta ma il viaggio” (e a dirlo era Jack Sparrow di Johnny Deep, mica uno qualunque!). Non ci sono sorprese, nè tantomeno tentativi di innalzare la tensione lasciando intendere che in fondo il titolo è una burla, perchè Jesse James verrà assassinato da colui che credeva essere suo amico, il codardo Robert Ford, solo per una manciata di applausi (lo dice lo stesso Robert:”Sai cosa mi aspettavo? Applausi. Fui sorpreso dalla reazione delle persone: non mi applaudirono“). Il miracolo cinematografico che compie Dominik è quello di riuscire a creare un videolibro, con una voce fuori campo che legge, racconta, si lascia prendere dall’emozione di un lettore che riuscirà ad amare Jesse James ed il suo assassino, riuscirà a provare ammirazione e pena per entrambi, riuscirà ad odiare il codardo Robert quando sparerà alle spalle del mito, ma si commuoverà quando verrà assassinato dopo essere stato un “fantasma” per tutta la vita, sentirà la mancanza di Jesse pur sentendosi alienato come Robert. Il lettore e lo spettatore si fondono e diventano parte emotiva del film intero, senza i quali probabilmente si assisterebbe solo ad un film drammatico in salsa western, e non ad un piccolo capolavoro che riesce a smuovere i cuori. Tutto questo con la musica straordinaria (una delle colonne sonore più belle del cinema) di Nick Cave e Warren Ellis, che riescono a creare atmosfere sognanti e malinconiche, a volte epiche, altre volte tristi, con l’ausilio di una suggestiva fotografia (a momenti ricorda la fotografia incantevole di “Into the wild“) che permette di perdersi nelle terre fertili del sud e nei volti sofferenti dei protagonisti. E’ proprio la partecipazione del pubblico, che si sentirà sinceramente parte di questa storia straordinaria, che rende merito ad un regista di talento come Dominik. Si può amare un uomo ed il suo Giuda? Dominik ci insegna che è così, pur non giustificando il traditore, ma mettendolo in solitudine nell’angolo della vergogna (“Anche quando girava tra i tavoli del suo saloon sapeva che i sorrisi sparivano. Riceveva così tante lettere di minaccia che ormai le leggeva senza provare altro che curiosità. Restava tutto il giorno nel suo appartamento voltando carte da gioco, cercando il suo destino in ogni re, in ogni jack.“). La verità è che è un film emozionante, toccante, e dannatamente profondo, e credetemi se vi dico che amerete Jesse James e Robert Ford allo stesso modo, e sarà a volte un amore d’ammirazione, altre un amore fraterno; sarà un amore sofferto, in alcuni momenti di pietà, in altri di gioia. Ma sarà amore senza remore.

Voto 9/10



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