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L’assassino è venuto dal bosco

Creato il 10 marzo 2013 da Giulianoguzzo @GiulianoGuzzo

assassino

Un paesino sperduto in una valle sperduta, il classico posto tranquillo, isolato, dove ti aspetteresti che nulla possa accadere. Ed invece è proprio lì, a Vallefredda, uno di quei posti «destinati a rimaner tagliati fuori dal resto del mondo […] un paese di vecchi, di seconde case e di rozzi ubriaconi troppo vecchi per cambiare vita e troppo giovani per morire di vecchiaia» (p. 264) che il maresciallo Alfredo Arvoix si trova suo malgrado a dover fronteggiare un enigma che dura fino all’ultima pagina di L’assassino è venuto dal bosco (Albatros 2011), un libro di Danilo Briasco che, una volta iniziato, divorerete in un baleno.

Perché nel racconto, ambientato nell’inverno del 1974 nel citato paese di Vallefredda, non manca proprio nulla, anzi gli elementi misteriosi abbondano: omicidi collegati anche se sembrano commessi da persone diverse, l’ombra di ex gerarchi nazisti, sopralluoghi in conventi inghiottiti dalla nebbia, l’omertà di un posto dove nessuno sembra dire la verità e che pertanto inquieta «come un fuoco sotto la cenere» (p. 65). Tutto ha inizio quando il falegname del posto, la sera prima di morire, se ne esce dal bar della piazza ubriaco fradicio pronunciando parole che non saranno chiare fino alle ultime pagine. Come se costui, senza saperlo, avesse già capito quello che poi sarebbe accaduto.

Ciò che colpisce del testo di Briasco infatti è questo: la verità, la spiegazione dell’intera vicenda che ha per protagonista Alfredo Arvoix, un maresciallo dei Carabinieri molto istintivo ed umano, si nasconde in tasselli sparsi qua e là all’interno di un poliziesco che somiglia molto ad un mosaico, con frammenti utili disseminati ovunque, quasi a far sentire il lettore stesso un investigatore in servizio. Lo stile è molto scorrevole, fluido, libero da formalismi senza che però questo ne comprometta la qualità, complessivamente buona. In definitiva L’assassino è venuto dal bosco è dunque un bel libro, che vi attirerà sin dall’inizio fino ad un finale che, anche se siete appassionati di gialli, difficilmente potrete intuire nella sua sbalorditiva complessità. Buona lettura!



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