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L'assassino non sa scrivere, di Stefano Piedimonte

Creato il 18 novembre 2014 da Funicelli
L'assassino non sa scrivere, di Stefano Piedimonte Incipit: sapete come andare a Fancuno?
Fancuno è un paesino di tremila soggetti – definirli «anime» sarebbe un'esagerazione – che sorge tra i comuni di Castelcapro, Sicignavia e Valle del Seme. Ci sono tanti modi per andare a Fancuno. Se ci si arriva da sud, la strada è migliore, e poi è alberata. C'è da passare sui colli di Valle del Seme, che a parte il nome è proprio un bel posto, e prendere per Santo Stefano Martire. Arrivati a metà percorso, quando a sinistra il paesaggio degrada in una serie di cose verdi (alberi, piante, boschetti) e fiori di ogni tipo, bisogna poi girare a destra.
No ci sono molte raccomandazioni per andare a Fancuno, solo bisogna stare attenti alle vacche, perché sulla strada che viene da sud comandano loro. Le trovi a camminare ai lati della carreggiata, ma la strada non è abbastanza grande, e quindi ti si parano davanti. SE non riesci a frenare in tempo vai a sbatterci contro. Guidare piano, godersi il paesaggio, respirare l'aria buona. Noi fancunesi abbiamo tanti problemi – ed è proprio di questi problemi che sto per raccontarvi -, ma abbiamo l'aria buona, una delle migliori arie d'Italia: respirare per credere.

No ci sono molte raccomandazioni per andare a Fancuno, solo bisogna stare attenti alle vacche, perché sulla strada che viene da sud comandano loro. Le trovi a camminare ai lati della carreggiata, ma la strada non è abbastanza grande, e quindi ti si parano davanti. SE non riesci a frenare in tempo vai a sbatterci contro. Guidare piano, godersi il paesaggio, respirare l'aria buona. Noi fancunesi abbiamo tanti problemi – ed è proprio di questi problemi che sto per raccontarvi -, ma abbiamo l'aria buona, una delle migliori arie d'Italia: respirare per credere.
Dopo il benvenuto a Fancuno, possiamo iniziare a parlare del libro: avevo seguito la presentazione di Voglio solo ammazzarti alla Passione per il delitto 2013, Stefano aveva lì dimostrato la sua verve nel saper raccontare di camorra, mischiando umorismo e realtà. Una scelta stilistica che però gli ha attirato diverse critiche di quanti dicono che con le mafie non si può scherzare. Ecco il perché di questo libro, questa ambientazione in un paesino in una qualunque periferia di campagna nel sud del nostro paese. Lo ha spiegato alla presentazione di questo libro sempre alla rassegna erbese: con “L'assassino non sa scrivere mi sono voluto allontanare dalla mia città per evitare altre etichettature”.
Insomma, è voluto andare (o ci ha mandato qualcuno) a Fancuno.
Non cercatelo sulle carte geografiche: un posto così, si trova solo nella mente e nella fantasia di scrittori come Stefano.
Un paese piccolo, dove ci si ritrova tutti nel bar della Siusy, che non è solo un bar ma l'archivio della memoria di tutte le storie capitate. Il vecchio giornalista che fa da io narrante alla storia, Ciorno, Matteo figlio del fioraio Bruno, Geppino ….
All'improvviso, in un paese dove non succede nulla, iniziano a venire uccise delle persone da un assassino che lascia sui cadaveri dei messaggi sgrammaticati. Firmato “sirial ciller”.
Il cercatore di funghi, un bambino ucciso col suo cavalluccio, il vecchio Stelvio, l'imprenditore dell'olio ..
Ma chi è sto assassino e perché ha iniziato ad ammazzare? A chi sono diretti quei messaggi, che significato hanno?"L'unico elemento in comune tra i vari omicidi fu chiaro fin da subito, e fin da subito suscitò l'attenzione della stampa nazionale. Era la firma, l'autografo di un assassino... Una volta tanto che un serial killer capita da queste parti, deve proprio essere un deficiente analfabeta?" L'assassino non sa scrivere, è da ricercare tra gli analfabeti del paese, che pure non sono pochi. O forse no, perché Fancuno è un paese speciale. Di gente normale. Ma con tanti segreti: a cominciare dal bosco che si trova oltre il paese. Bosco tre Faggi, attorno a cui sono nate tante leggende, per cui chi vi entra dentro e non ha la protezione dei “figli dei boschi” rischia di non tornare più a casa.
Strani incontri si fanno nei boschi.
E strano è anche il comandante dei carabinieri, Il dottore, un ufficiale con la passione degli scacchi (e dei galeoni dentro la bottiglia), dalla metodica lucida e razionale, ma con una visione filosofica della vita (“Le nostre vite sono come lunghe collane..”) e con rare doti investigative.
Così, mentre il paese è invaso dal serpentone dei giornalisti, che cala per affondare i denti dentro la notizia del serial killer (o sirial ciller), pian piano scopriamo qualcosa di più su questo bastardo che ha capito come curare il male, il male che lo ha colpito così da vicino, rendendo eterne le persone. Renderle perfette nella loro morte.
L'umorismo di Benni (quello di Barsport), atmosfere alla Twean Peaks, la passione per le favole nere. Troverete tutto questo a .. Fancuno: "Benvenuti nel paese più anonimo e tranquillo e per questo più spaventoso del mondo." Maurizio de Giovanni
La scheda del libro sul sito di Guanda e il blog personale di Stefano Piedimonte.
I link per ordinare il libro su Ibs e Amazon.

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